lunedì 16 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, per l’opposizione è “finita la ricreazione”

Somma Vesuviana. Il Siad è passato in Consiglio e, volendo scherzarci su, la ricreazione è finita per l’opposizione. Si perché l’Amministrazione Allocca è riuscita, con questo provvedimento (non salvifico per l’economia locale come sbandierato da molti, ma certamente determinante per la riqualificazione di alcune aree abbandonate da troppo tempo al proprio destino), ad imprimere una svolta positiva alla, fin qui grigia, propria opera amministrativa. Ovviamente per i bilanci è ancora presto. Mancano i pareri determinanti di provincia e regione Campania, ma la coesione, la determinazione e la voglia di smuovere le acque mostrata dalla maggioranza è un buon segnale per la cittadina sommese. Ciò che però lascia perplessi è l’opera dell’opposizione che sembra immersa in un letargo ancestrale. E provo a spiegare il perché. In nessun manuale di Scienza Politica è scritto che i partiti in opposizione debbano per forza di cose essere coesi, camminare a braccetto e pensarla allo stesso modo. Ognuno di essi è portatore sano di una differenza che manifesta nel dibattito in aula, nelle riunioni di pre-Consiglio e nelle commissioni. Alla luce di quanto è accaduto nell’ultima assise consiliare risulta invece tutt’altro: I Consiglieri di opposizione, soprattutto quelli del Pd, fanno partito a se e non sono stati capaci, di fronte ad un argomento (positivo e delicato) di interesse generale per la collettività a trovare una unità d’intenti (magari proponendo un documento comune con delle modifiche o addirittura migliorie da apportare). Tanto che al voto sul Siad lo scenario è stato alquanto variegato. IL Pd ha votato contro il provvedimento perdendo per strada il consigliere Tuorto che al momento di esprimere la sua preferenza aveva già abbandonato l’aula (presumibilmente per motivi personali). A votare contro è stato anche Raffaele Maione, indipendente (tra le altre cose il giovane consigliere si è detto “Fiero di aver votato contro”). Discorso inverso invece per Salvatore Di Sarno, Udeur, che ha votato a favore. Astensione invece per l’Udc, Arturo Rianna e per Gennaro Aliperta. Insomma una paradossale torre di Babele nella quale spiccano i complimenti fatti al Consigliere Gennaro Aliperta dal sindaco Allocca per la collaborazione, i quali hanno suscitato più di una perplessità. Fa infatti una certa impressione vedere l’unico consigliere eletto dalla sinistra “collaborare” con una amministrazione di centrodestra (Tra l’altro non è la prima volta che accade visto che all’epoca del condono fiscale ebbe gli stessi complimenti per il suo collaborazionismo in commissione consiliare). Come fa una certa impressione vedere la poco beata solitudine in cui è lasciato Alfonso Auriemma dal suo partito ogni qualvolta c’è da fare opposizione. Certo Gino Cimmino ha tentato di animare il dibattito in aula. Così come il capogruppo Umberto Maione. Ma perché si è tentato di far passare una mozione (che in sintesi prevedeva la discussione e l’eventuale approvazione all’unanimità del cosiddetto punto F in un successivo Consiglio comunale) pur sapendo che la coesa maggioranza di Allocca non avrebbe fatto un passo indietro rispetto all’argomento? Perché la stessa non è stata proposta in commissione a suo tempo? Discorso analogo, ma diverso per l’Udc. Il partito dello scudocrociato, pur presentando una mozione bocciata, non ha votato contro, ma si è astenuto mandando un segnale forte alla maggioranza e alla cittadinanza. “Per noi” è in sintesi il ragionamento dell’Unione di centro (che all’epoca della prima amministrazione Allocca bocciò un Siad nelle intenzioni simile a quest’ultimo) “Il Siad ha degli aspetti positivi e giova alla collettività sommese, ma se ne doveva discutere tutti insieme per dare democraticamente un indirizzo politico al Piano commerciale (tra le altre cose lo stesso argomento, quello dell’indirizzo politico deciso fuori dall’aula consiliare, lo aveva portato alla ribalta in aula anche Alfonso Auriemma salvo poi allinearsi al voto contrario del suo partito)”. Non solo. Sempre secondo l’Udc, prima di votare il Siad c’era da portare in aula il Puc (Piano urbanistico comunale). Dunque, il Siad è passato all’esame del voto, come era logico aspettarsi. Contente le associazioni di categoria, i cittadini informati della vicenda, ed i commercianti che, copyright del sindaco Raffaele Allocca, “Ora non dovranno più elemosinare i cambi di destinazioni d’uso”. L’unica ad uscirne con le ossa rotte manco a dirlo è stata l’opposizione, o ciò che ne resta. E allora sveglia signori, la ricreazione è finita! Probabilmente anche dalla maggioranza reclamano una opposizione migliore, più propositiva. Perché, come scrisse a suo tempo Benjamin Disraeli, “Nessun governo può essere al sicuro senza una formidabile opposizione”.

Gaetano Di Matteo

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