Somma Vesuviana. “La Città Cambia” apre le sue porte alle altre forze politiche cittadine che vogliono cambiare Somma. Il comunicato stampa, al di là della retorica, ha un valore ed un significato che lo stesso Lorenzo Metodio, il giovane candidato sindaco prova a spiegare agli operatori politici cittadini.
Metodio, è cominciata la sua scalata al centosinistra cittadino?
Non è proprio così (ride maliziosamente n.d.r.). La nostra apertura a pochi giorni dalla presentazione delle liste è piuttosto chiara: si gettino ora le basi per la costruzione di un nuovo centrosinistra a Somma Vesuviana. Un centrosinistra identitario, sciolto dalle logiche partitocratiche, lontano dai litigi correntizi e che incarni appieno lo spirito di una cultura politica di cui il nostro paese ha bisogno.
Non è che per la strada mi diventa renziano?
Se renziano vuol dire avere il coraggio di riseminare, di rimettere al centro la politica, di riunire le migliori intelligenze della città allora va bene. Guardi oggi abbiamo un problema serio. Per sette anni il centrodestra ha imperato nella nostra cittadina. Oggi è imploso di fronte ad una serie di eventi che di politico hanno ben poco. Ed è per questo che facciamo appello a chi sente l’impellenza di ritrovare la cultura politica del centrosinistra logorata da anni di spaccature.
E la strada quale potrebbe essere?
Ricominciare a porre le basi del dialogo. A riaprire le porte dei luoghi in cui si fa politica. Ad investire noi giovani di responsabilità. A stare tra la gente, ad organizzare iniziative in difesa dei deboli, di chi non ha voce. Guardi io non vorrei arrivare alle elezioni e dire “Il Re è nudo” (il riferimento sembrerebbe essere al Pd n.d.r.). Non possiamo permetterci ciò che è accaduto per le elezioni del Presidente della Repubblica. La gente è stufa delle liturgie, degli apparati, delle correnti. La gente vuole risposte concrete a bisogni concreti. E noi, nel nostro piccolo, stiamo facendo questo lavoro certosino.
Oggi in molti vi imitano. Dalle “campagne d’ascolto” al mettere la propria faccia sui manifesti. E’ soddisfatto di questo?
Certo, soddisfattissimo anche se in genere le copie non vengono sempre benissimo. Noi abbiamo avuto una fortuna rappresentata dal fatto di sapere cosa vogliamo da molto tempo. Non abbiamo perso tempo in improbabili tavoli eterogenei di trattative né tantomeno attendiamo che le spose, quantificate le doti, si muovano in virtù di valutazioni numeriche. Noi siamo la “Città Cambia” un gruppo di giovani, senza partiti, senza padrini e senza padroni, che sta facendo una battaglia di genere per il presente e per il futuro. Abbiamo cominciato con le campagne per l’acqua, per il Castello d’Alagno, per la difesa della libertà di stampa, per gli scrutatori, per la legge sui rifiuti zero. Quale altro partito o movimento in questi mesi ha fatto tanto? Noi non siamo un comitato elettorale, siamo qualcosa di più complesso, di radicato, di sofisticato. E ci dispiace che il maggiore partito del centrosinistra cittadino, il Pd, tutto ciò non l’abbia capito per tempo.
I fatti di cronaca danno un Allocca in difficoltà. Qual è il suo pensiero su ciò che sta accadendo in città?
Allocca è in difficoltà perché ha seminato male ed amministrato peggio. Ora lui è una sorta di simbolo e in molti già stanno abbandonando la nave cercando di riciclarsi in altre liste o con altre coalizioni. Questo è un mercato dal quale noi prendiamo le distanze e sarebbe bene che lo facessero anche altri. Resto dell’idea che le aggregazioni debbano avvenire solo su basi programmatica tenendo conto anche di ascolta le proposte. E noi siamo pronti ad ascoltare chi ha qualcosa da dirci nei limiti del nostro percorso. Ripeto, il futuro del centrosinistra è adesso. Altre occasioni perse potrebbero ulteriormente affossare Somma Vesuviana.
Gaetano Di Matteo
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