domenica 22 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, La Destra denuncia la scomparsa “di una fogna”

Alcuni anni fa, così iniziano i racconti, i nostri amministratori videro che le strade della nostra cittadina e le campagne circostanti diventavano acquitrini alla comparse delle prime piogge con gravi danni per il territorio e notevoli disagi per la popolazione. Allora si rimboccarono le maniche e con adeguate opere di canalizzazione, con fogne e con la costruzione di quella formidabile rete dei regi lagni incominciarono la regimentazione delle acque pluviali . Intanto si compì l’unificazione d’Italia, arrivò Giolitti, poi il Fascismo, poi la guerra, poi il miracolo economico ecc. ecc. però le opere di bonifica delle acque pluvie continuavano con piccole opere , o anche con grosse opere, ma continuava, si cercava sempre di mettere in sicurezza il territorio. Poi intorno agli anni Sessanta del secolo scorso ci furono i primi segnali di inversione di tendenza che ha portato alla situazione di degrado e di pericolo pubblico a cui siamo giunti nei nostri giorni . Il primo colpo fu la soppressione dei “guardiani dei regi lagni”, i lagni furono abbandonati e, senza più alcun controllo, in essi si incominciò a sversare di tutto, dai materiali di risulta della edilizia al liquame delle fogne nere , con il risultato che quella colossale opera fatta nel Settecento dai Borboni, da capolavoro di ingegneria idraulica è diventata la ” maledizione dei regi lagni”, perché ormai gli abitanti dei territori nelle vicinanze , oltre a subire i miasmi e i veleni degli alvei, debbono raccomandarsi alla Divina Provvidenza che non succeda la tracimazione delle acque in presenza di forti temporali, infatti gli alvei senza una adeguata manutenzione e con gli sversamenti hanno visto l’innalzamento del letto con il pericolo di tracimazione delle acque .
Tutto questo ormai è stato scritto e riscritto, quello che invece non è stato mai raccontato è la misteriosa scomparsa di una fogna costruita nel nostro Comune negli anni Sessanta. Infatti seguendo quella logica di mettere in sicurezza le nostre strade, negli anni Sessanta del secolo scorso fu costruita una fogna per canalizzare le acque di via Starza della Regina che diventa una fiumara ai primi acquazzoni ( infatti l’acqua scende da via Giulio Cesare e dalle traversa Cimitero per confluire in via Starza della Regina ed arriva fino quasi a S. Maria del Pozzo poi per deviare per via Rosanea e via Mele). Per evitare la suddetta fiumara nella via Rosanea e via Mele negli anni Sessanta fu costruita la fogna misteriosamente scomparsa: essa immetteva l’acqua di via Starza Regina nell’alveo che costeggia la chiese di S.Maria del Pozzo , ma qualche persona intelligente ( autorizzata da chi? ) ha eliminato la suddetta fogna. Le autorità competenti sono a conoscenza di tale misfatto? Oggi la situazione è che l’acqua da via Giulio Cesare arriva fino a via Mele e scende giù, distruggendo le suddette strade, e in queste ciclicamente viene ricostruito il manto stradale con i soldi dei contribuenti e favorendo le fortuna elettorale di qualche amministratore di turno
la DESTRA
DENUNCIA
tale misfatto e chiede che vengano perseguiti con sanzioni penali e civili coloro che hanno autorizzato e coloro che materialmente hanno realizzato la la scomparsa della fogna

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