giovedì 19 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, il sindaco Allocca scrive al Prefetto per un maggior controllo sul territorio

Somma Vesuviana. “Prevenire è meglio che curare”. E’ un vecchio adagio questo, ripreso ed applicato dal sindaco di Somma Vesuviana Raffaele Allocca in materia di sicurezza del territorio. Non che la cittadina sommese in questo momento sia insicura, anche in virtù del grosso ed efficace lavoro svolto dal maresciallo dei carabinieri Raimondo Semprevivo e dai suoi uomini, ma l’abbassare la guardia nei confronti della criminalità potrebbe vanificare il lavoro fin qui svolto dalle forze dell’ordine. Così il primo cittadino sommese ha impugnato carta e penna ed ha scritto una lettera diretta al Prefetto Francesco Forleo, al “Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza”, e per conoscenza alla questura di Napoli e al commissariato della polizia di stato di San Giuseppe Vesuviano. “L’attività di controllo all’ondata di criminalità organizzata sul territorio del Comune di Somma Vesuviana avviata in via straordinaria dal prefetto il 25 febbraio scorso, è stata sospesa in relazione alla sua straordinarietà” recita in la missiva. “A tal proposito, mi corre l’obbligo di specificare” continua Allocca “che l’azione congiunta di tre pattuglie istituzionali della polizia, unitamente ad analoghe pattuglie del nostro comando dei vigili urbani, ha prodotto risultati davvero eccezionali, riducendo notevolmente gli atti criminali e facendo recuperare alle istituzioni la fiducia dei cittadini”. Anche se l’operato delle “pantere” della polizia, così come scrive il primo cittadino, è stato un palliativo. Ad estirpare, con tutta probabilità, l’idea che Somma Vesuviana fosse l’eldorado per criminali e balordi ci hanno pensato più che altro i carabinieri guidati da Semprevivo. Non tanto con i canonici posti di blocchi, o con l’arresto di qualche spacciatore che infestava la cittadina sommese, ma con un azione monitorante, pervasiva ed efficace nei confronti delle attività nevralgiche della malavita locale (un esempio potrebbe essere la ricettazione). “E’ notorio però” recita ancora la lettera del sindaco “che in una cittadina ad alto pericolo di criminalità, non appena si riducono i controlli, la delinquenza comune fa avvertire di nuovo la sua presenza”. Così, il capo del governo cittadino, per evitare che ciò accada ha invocato il ripristino “del controllo straordinario del territorio” tenuto anche conto dell’avvicinarsi delle feste natalizie le quali sono di norma, uno dei periodi dell’anno più proficui per le attività criminali in genere.

Gaetano Di Matteo

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