sabato 21 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, il Partito democratico: “Sindaco dimettiti”

Somma Vesuviana. “Sindaco non arrecare ulteriori danni alla nostra città, dimettiti”. E’ quanto chiede il partito democratico a Raffaele Allocca, primo cittadino della cittadina sommese. Il partito di piazza Vittorio Emanuele III lo ha fatto in un durissimo manifesto comparso ieri per le strade della cittadina vesuviana. E così, dopo la discesa in campo della Sinistra per Somma, che domenica ha manifestato per la libertà di stampa, minacciata dall’amministrazione di centrodestra del sindaco Raffaele Allocca a colpi di querele e di attacchi consiliari, ora è la volta del Pd. Il documento in questione è composto da cinque punti. In primis viene posta la questione di un presunto caso di tangenti con al centro l’assessore all’Ambiente Raffaele Angri ed il figlio del sindaco Celeste Allocca. “La magistratura indagherà sulla veridicità della denuncia- recita il manifesto- ma resta il fatto gravissimo di un’accusa circostanziata proveniente da titolari di una ditta che facevano parte del suo entourage (uno dei titolari della ditta divenuta fiduciaria del Comune era stato candidato nelle liste che sostenevano il primo cittadino n.d.r.)”. Poi si passa al caso Iovine, la responsabile dell’ufficio tecnico dell’ente di palazzo Torino, a cui è stato revocato prima e riaffidato poi l’incarico che svolgeva all’ultimo piano di Palazzo Torino. “Ha estromesso su due piedi e senza chiarire i motivi, con un atto illegittimo, contraddittorio e illegale, un funzionario, salvo poi tornare sui suoi passi per timore di conseguenze civili e penali: una farsa che offende l’intelligenza dei cittadini” recitano i democratici. Gli altri tre punti poi riguardano la concessione “benevola” ad un bar di un pezzo di piazza Trivio, “che potrebbe- secondo il Pd- creare problemi di viabilità e sicurezza ai cittadini; l’annosa questione dell’ospizio di via Circumvallazione, il cavallo di battaglia della corsa alla poltrona a sindaco di Raffaele Allocca, “mai aperto e ceduto in comodato d’uso alla Provincia che dovrebbe farci una scuola” ed infine gli accordi, “presi in modo unilaterale dal primo cittadino- secondo i democratici- per il sito di compostaggio da impiantare nel territorio sommese “che accolga i rifiuti prodotti dai cinquecentomila cittadini dell’area vesuviana”. Per contro il premier cittadino Raffaele Allocca ha affidato la sua difesa ad un manifesto comparso, stranamente, in contemporanea a quello del Pd. Un documento che cita un vecchio proverbio italiano, modificato per l’occasione da Allocca:“Col tempo e con la paglia maturano le nespole e… le canaglie. Il tempo- prosegue il documento sul quale campeggia il simbolo del Pdl- è galantuomo”.

Gaetano Di Matteo

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