sabato 21 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, hanno fatto la festa alla Iovine. Ora chi sarà il prossimo ad essere cacciato?

Somma Vesuviana. Ha raccolto le sue scarne cose dall’ufficio con lentezza. Ha salutato i dipendenti che l’hanno accompagnata in questi cinque lunghi anni di lavoro non senza un pizzico di tristezza. Da oggi Filomena Iovine non gestirà più l’ufficio Tecnico né tantomeno quello all’Ecologia ed all’Ambiente del comune di Somma Vesuviana. Licenziata in tronco, con effetto immediato. Niente discussioni, niente trattative, nessuna soluzione alternativa per un dirigente osteggiato dalla politica, ma amato dai cittadini. Nemmeno il sindaco Raffaele Allocca, che in una riunione di maggioranza azzardò addirittura a dire di “di essere disposto a dimettersi pur di non rinunciare a Filomena Iovine”, ha potuto nulla. Vince la fronda interna alla maggioranza che ha di fatto messo il primo cittadino con le spalle al muro. Fuori Vittorio De Filippo, cacciata Filomena Iovine, rivisitazione delle opere pubbliche da finanziare con i soldi derivanti dal crac Chiacchio. Prossimi step per i frondisti del Pdl (che si sono anche muniti due coordinatori cittadini, Giuseppe Sommese ed Antonio Parisi) l’azzeramento della giunta e le pressioni per la cacciata del segretario comunale Marilisa Dovetto. Salvo invece il direttore generale Pinotto Terracciano, mentre sembrano incerte le posizioni di Errico Eliani e Monica D’Amore. L’ultimo scossone di azzeramento della vecchia gestione Allocca potrebbe concretizzarsi dopo lunedì, giorno di consiglio comunale, nel quale saranno portati i debiti fuori bilancio, crocevia per il proseguo dell’esecutivo di centrodestra. Contrariamente a quanti molti prospettavano il gruppo di consiglieri del Popolo della Libertà fa sul serio. E con loro i cinque consiglieri di Alleanza per Somma. Tutti uniti con lo scopo di limitare, se non addirittura commissariare, il raggio d’azione del primo cittadino e dei suoi più fidati collaboratori fino alla fine dell’attuale legislatura che scade nel 2013. Intanto cominciano ad emergere i nomi dei successori della Iovine. La prima soluzione vedrebbe salire all’ultimo piano di Palazzo Torino l’architetto sommese Nino Pardo. La nomina spegnerebbe l’ipotesi che circola in questi giorni secondo la quale a guidare l’Utc sarebbe l’attuale dirigente al commercio ed alle politiche giovanili Monica D’Amore. Quest’ultima strada però sarebbe di difficile percorribilità visto il poco peso specifico, rispetto ai numeri degli altri gruppi consiliari, di Progetto Somma. Il tutto mentre si aspettano le contromosse di Allocca, ancora in silenzio in questo accerchiamento sotto il quale è stato posto dalla sua granitica maggioranza.

Gaetano Di Matteo

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