giovedì 19 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, gli studenti del Torricelli denunciano la fatiscenza della struttura

Il Comitato studentesco del liceo Torricelli e l’Unione degli Studenti di Somma Vesuviana continuano a denunciare le carenze strutturali delle scuole superiori del territorio. Domenica 27 febbraio ore 11.30 avrà luogo un flash-mob in piazza Trivio.
La piazza antistante palazzo Torino è stata anche teatro della protesta studentesca del 22 ottobre scorso, quando una delegazione di studenti è stata accolta dal sindaco Raffaele Allocca che, in quell’occasione, ha promesso un impegno serio nella costruzione di un nuovo edificio scolastico che avrebbe accolto il liceo e l’ITIS sommese. Impegno confermato dall’amministrazione nel consiglio comunale di fine novembre. Parere favorevole alla costruzione di edifici ex-novo è stato espresso anche dagli assessori provinciali alla scuola e all’edilizia scolastica, incontrati dagli stessi studenti il 12 novembre in seguito ad una mobilitazione con sit-in a piazza Matteotti, Napoli.
Dopo un autunno ricco di mobilitazioni per gli studenti di Somma Vesuviana è giunta l’ora di dimostrare che tutte le assemblee di istituto tematiche, i volantinaggi, le manifestazioni, l’occupazione degli istituti e le diverse iniziative messe in campo sin ora non sono mai stati banali pretesti per “marinare la scuola”, ma hanno rappresentato i diversi tasselli di un percorso complessivo. L’annoso problema dell’edilizia scolastica dovrebbe essere all’ordine del giorno per la politica cittadina mentre troppo spesso passa in secondo piano rispetto ad altre questioni, anche meno pressanti.
La tematica dell’edilizia scolastica è direttamente collegata al diritto allo studio, che viene quotidianamente negato dalle carenze strutturali degli edifici. Palestre non completamente agibili, classi sovraffollate, strutture fatiscenti, impianti termici mal funzionanti: tutto ciò va minare la serenità delle studentesse e degli studenti che si trovano sempre più in difficoltà proprio per il mancato riconoscimento del diritto allo studio. Ma il problema non è solo questo, dall’edilizia si passa all’assenza di borse di studio adeguate ad assicurarci l’autonomia di costruire il nostro percorso formativo fino ad arrivare alla cancellazione delle agevolazioni sui trasporti. Rivendichiamo la possibilità di formarci in ambienti sicuri, in condizioni favorevoli alla nostra crescita culturale e di costruire autonomamente il nostro percorso formativo.
La società civile è invitata a prendere parte all’iniziativa.

Gennaro Addato

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