Somma Vesuviana. Un grido di dolore, un atto d’accusa contro quei “governanti che abbandonano le periferie”, “un incidente che poteva essere evitato”, ma anche l’invocazione per “la misericordia di Dio verso i responsabili di questa immane tragedia”. E’ stata appassionante, e non passerà di certo inosservata, l’omelia di don Giuseppe Mostranardi durante la celebrazione dei funerali di Maria e Grazia Annunziata, le due donne travolte nella loro auto da un treno della Circumvesuviana al passaggio a livello di Via Persici. Un dura reprimenda che ha trovato, nella chiesa Santa Maria di Costantinopoli di Rione Trieste, l’assenso dei presenti, stretti intorno al composto cordoglio dei familiari delle due vittime. “Questo non è il luogo dove avanzare interpretazioni o congetture in relazione a questo sconvolgente accaduto” ha esclamato il parroco. “Tuttavia, oltre al dolore, ognuno di noi dovrebbe porsi una domanda: come mai, nel 2012, a fronte della tecnologia di cui siamo dotati, accadono ancora incidenti del genere?. Mentre a Roma si discute- ha incalzato don Giuseppe- Sagunto viene espugnata”. Il sacerdote in particolare ha accusato quei politici che “trascurano le periferie”. “Noi siamo trattati come cittadini di serie C e questo episodio raccapricciante porta alla mente quanto sia sconveniente vivere in queste zone. Zone belle, ma abbandonate a loro stesse”. Il pubblico tra i banchi della chiesa ha apprezzato e probabilmente si sente meno solo. In prima fila Pasquale, Vito, Luciano e gli altri parenti di Maria e Grazia che dalle prime si sono stretti l’un l’altro cercando di darsi forza. Tra la folla ci sono anche Mario Iervolino, sindaco di Ottaviano e Raffaele Allocca, suo collega di Somma Vesuviana, giunti al capezzale delle due donne per portare il cordoglio istituzionale di due cittadine ancora sotto choc. Assenti invece i vertici della Circumvesuviana e l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella. “Troviamo vergognoso- hanno accusato i Verdi Ecologisti- che né i vertici della Circumvesuviana e tantomeno nessun assessore regionale si siano recati a rendere omaggio a queste povere vittime. Neanche l’ ultimo saluto e le scuse ai familiari hanno pensato di porgere. In particolare- ha proseguito la nota- l’ assessore regionale Vetrella avrebbe dovuto presenziare alla cerimonia assieme al consigliere provinciale del PDL Gennaro Carbone che è anche contemporaneamente amministratore della
Circumvesuviana. Probabilmente avevano cose più importanti da fare. Noi ci auguriamo- hanno concluso i Verdi- che le inchieste della Magistratura facciano luce non solo sulle eventuali responsabilità nell’ incidente mortale ma anche sui politici e dirigenti che negli anni hanno governato il trasporto pubblico regionale ed in particolare la Circumvesuviana portandola nello stato attuale”. >>. Oltre alle polemiche c’è stato il dolore che ha sconvolto la famiglia delle vittime. A ricordarle, prima che le due bare venissero portate via per essere tumulate nel vicino cimitero sommese, Silvia Moccia, nipote delle due donne. “In questo tempo oscuro di dolore e disperazione senza via d’uscita- ha raccontato la giovane, suscitando la commozione dei presenti in chiesa- dobbiamo aggrapparci ai ricordi bellissime che ci avete lasciato. Cara zia Rosaria l’amore che non hai potuto dare ad un figlio tuo l’hai messo a disposizione di ogni bambino che hai incontrato sul tuo cammino. Zia Graziella i tuoi figli sono i tuoi fiori più belli. Care zie- ha letto Silvia, con la voce rotta dal pianto- siete sempre state presenti con dolcezza e gentilezza nelle nostre vite e noi- ha concluso la donna- non lo dimenticheremo mai”.
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