venerdì 20 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, ennesimo raid vandalico alla San Giovanni Bosco

Somma Vesuviana. Vandali di nuovo in azione alla scuola media statale “San Giovanni Bosco” di Somma Vesuviana. L’increscioso fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Ed il resoconto dei danneggiamenti è una sorta di bollettino di guerra. Si perché i balordi, oltre ad aver fatto si che venissero sospese le regolari lezioni di ieri, hanno prodotto ingenti danni alla struttura. Il “rituale”, visto che non è la prima volta che questo istituto scolastico finisce sotto le attenzioni dei vandali, è sempre lo stesso. I delinquenti entrano nella struttura forzando una delle finestre del piano superiore. A questo punto, soli e senza che nessuno controlli l’istituto, demoliscono e rendono inservibile tutto ciò che trovano sul loro cammino. E sul loro cammino ci sono sempre tante cose da devastare. Alla fine a farne le spese sono state: una fotocopiatrice nuova, smembrata manco fosse di cartone, i sifoni dei lavandini dei bagni, letteralmente sradicati, sedie e cattedre fatte volare nei corridoi e per le scale, le porte di alcune aule, smontate e riposte in giro per la struttura scolastica. Inoltre sono state divelte diverse lavagne. Una di queste era L.I.M. (lavagna interattiva multimediale), considerata un “vanto” dell’istituto. Ebbene questa chicca tecnologica è stata letteralmente disintegrata. Non contenti però dei danni che avevano apportato alle suppellettili della scuola i vandali hanno perfino preso la pompa antincendio riposta nella sua scatola d’emergenza e l’hanno srotolata per tutti e tre i piani dell’istituto. Insomma il personale della struttura scolastica, all’apertura dei cancelli si è trovato di fronte uno scenario a dir poco desolante. La prima reazione di sconforto l’ha espressa il preside dell’istituto Francesco Del Giudice. “Ormai ci si è rassegnati a convivere con questo triste fenomeno delinquenziale in una terra dove la criminalità si presenta come Stato alternativo e fa il bello ed il cattivo tempo” ha scritto il massimo dirigente in una missiva inviata al sindaco Ferdinando Allocca ed al comandante della locale stazione dei carabinieri Raimondo Semprevivo. “Siamo davvero alla frutta” continua la lettera “in una terra in cui anche la scuola è nel mirino dei delinquenti”. Delinquenti che hanno agito in modo indisturbato nonostante fossero scattati gli allarmi della struttura paradossalmente non collegati direttamente con una delle sedi delle forze dell’ordine. Solidarietà al preside e al personale tecnico-docente è stata espressa da un folto gruppo di genitori di alcuni alunni presenti all’apertura dei cancelli i quali hanno rimarcato il fatto che questo istituto sia stato troppo spesso vittima dei raid di teppisti. Teppisti che, stando a quanto dichiarato dal primo cittadino Allocca in visita presso la struttura, “non avrebbero nulla a che fare con la criminalità organizzata cacciata da tempo dal territorio sommese”. Anche se è lo stesso sindaco a prendere atto che “si esce tutti sconfitti nei confronti della delinquenza giovanile di fronte a questi episodi”. Sul fronte delle indagini invece potrebbero essere determinanti, per capire chi abbia commesso questo scempio, le immagini al vaglio degli inquirenti riprese dalle videocamere a circuito chiuso che si trovano in piazza Vittorio Emanuele III.

Gaetano Di Matteo

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