venerdì 20 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, è polemica su come vengono spesi i soldi dei cittadini recuperati dal “condono Tarsu”

Somma Vesuviana. In una sala consiliare addobbata, per l’occasione dei 150 Anni dell’Unità d’Italia che cadranno il prossimo anno, dai cartelloni eseguiti dagli alunni delle scuole sommesi si è svolto un consiglio comunale a dir poco infuocato. Due gli argomenti sugli scudi: l’approvazione degli assestamenti al bilancio di previsione del 2010 e l’approvazione del progetto preliminare della cittadella scolastica. A finire nel mirino dell’opposizione, che ha perso con ogni probabilità un altro pezzo visto che Raffaele Maione è uscito dal gruppo misto per aderire ai “Popolari per l’Italia Domani”, costola moderata del Pdl (fondata tra gli altri da quel Michele Pisacane, parlamentare balzato agli onori della cronaca qualche mese fa per la dichiarazione più trasformista della storia della seconda Repubblica: “Sto nell’Udc tratto col Pd e forse voto Pdl”), la previsione di spesa dei 540 mila euro recuperati dal “condono Tarsu” effettuato in questi mesi dall’amministrazione Allocca. “Ci saremmo aspettati una diminuzione di almeno il 10% della tassa sui rifiuti” l’accusa di Gennaro Aliperta (Sel). “Tecnicamente non è possibile effettuare una manovra del genere” la risposta dell’assessore al bilancio Ciro Cimmino “ma ci ripromettiamo dal prossimo bilancio di abbassare la tarsu”. Altro nodo spinoso l’esternalizzazione del servizio di trasporto scolastico e quello del servizio di guardiania di palazzo Torino. “Noi esternalizziamo un servizio fornendo alla ditta aggiudicatrice i mezzi. Dunque qualcuno potrebbe spiegare la virtuosità proclamata dalla maggioranza Allocca?” le parole di Gino Cimmino (Pd). “E’ vero, non c’è stato un grosso risparmio, ma con l’esternalizzazione di questo servizio abbiamo rimpinguato l’organico del comando dei vigili urbani della nostra cittadina destinando lì gli autisti del Comune” la replica del titolare al bilancio. Poi ad un certo punto l’aula si scuote. Luigi Aliperta (Udc) si chiede come mai “siano stati destinati 41 mila euro per una differenza di retribuzione dal 97 al 2000 ad un dipendente scomparso. E dove sono allegate le motivazioni dei dirigenti al pagamento di una tale cifra? E perché solo oggi gli eredi hanno fatto richiesta (protocollata il 28 settembre scorso n.d.r.)? Può questo Ente” incalza il consigliere scudocrociato “spendere soldi pubblici senza mettere a conoscenza i cittadini di come lo faccia? ”. Del dipendente in questione non si fa il nome, ma il riferimento è a Domenico Allocca, ex comandante dei vigili urbani della cittadina sommese e fratello, deceduto qualche anno fa, dell’attuale sindaco Raffaele Allocca. “Devo registrare la meschinità di certe affermazioni” la dura replica del primo cittadino. “Saranno le leggi dello Stato italiano a decidere la validità e la legalità del nostro provvedimento”. Per la cronaca, lo stesso documento contabile presentato in aula prevede un fondo di riserva per le casse comunali di circa 80 mila euro. Intanto è passato il progetto preliminare della cittadella scolastica. L’opera di 45 mila metri quadri, 59 aule e da 20 milioni di euro che dovrebbe inglobare tutte quegli istituti scolastici per i quali il Comune sommese paga un fitto. Dovrebbe sorgere in via Madonne delle Grazie a Palmentola. Dovrebbe essere finanziata da un contratto di “leasing in costruendo”. Passa, con i voti dell’intera assemblea, il nome di Arturo Rianna come nuovo vice presidente del consiglio cittadino. “Ringrazio i miei colleghi che mi hanno dato fiducia” le parole a caldo dell’ex leader dell’opposizione ad Allocca “ed auspico che in futuro si modifichi lo Statuto comunale affinché la presidenza venga affidata alle opposizioni”. Statuto già modificato in passato per permettere all’assise sommese si avere due vicepresidenti. A cosa servano due figure uguali ai più non è chiaro. Come non sono chiari i motivi che hanno portato l’opposizione ad accettare il “contentino” spacciato per “apertura democratica alla minoranza” da parte della maggioranza.

Gaetano Di Matteo

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