lunedì 16 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, dopo la riffa partono i lavoro di restauro di Santa Maria del Pozzo

L’esperimento è alquanto riuscito. Dopo poco meno di un anno, fiumi di articoli, vari servizi per i tiggì nazionali di ogni rete, eventi, manifestazioni, riffe e qualche polemica, cominceranno i lavori per la ristrutturazione di una parte del tetto dell’ala adibita un tempo a biblioteca, del Complesso monumentale del convento di santa Maria del Pozzo. Un’opera che costerà circa 115mila euro finanziati in parte dalle Istituzioni ed in parte dalla partecipazione popolare di un’intera cittadina, e non solo, strettasi come non mai, intorno a questo convento francescano d’ inaudita bellezza. Così, ai 50mila euro della Regione Campania, ai quasi 6 o 7 mila del Comune (raccolti attraverso il versamento di mezzo mensile degli assessori e di due gettoni di presenza dei consiglieri comunali, che forse avrebbero potuto fare qualcosina in più) si sono aggiunti gli oltre 50 mila euro della riffa e degli eventi organizzati intorno ad essa. Un successo nato da un’idea di Emanuele Coppola, responsabile dei Beni Culturali del Complesso francescano, e del Padre Guardiano, Rufino Maryjka.
Quello della riffa è stato una sorta di tocco di genio del Coppola il quale è riuscito, in un colpo solo, a spillare soldi alla cittadinanza (le popolazioni dei Comuni vicinori reputano i sommesi alquanto tirchi), a riaccendere il dibattito sui Beni culturali ed architettonici sommesi e perché no, a dare un risalto mediatico nazionale alla cittadina ai piedi del Monte Somma. Probabilmente, se il buon Coppola non avesse intrapreso la sua personale campagna contro la finta indifferenza ed il finto abbandono, nonché contro la scomparsa di diverse opere storiche sul territorio (e questo, la borgata travestita da intellighenzia non glie l’ha perdonato, chiudendosi a riccio di fronte alle domande e alle denunce scomode), ed avesse qualche Santo in paradiso probabilmente a quest’ora farebbe l’assessore alla Cultura. A tal proposito il sindaco Allocca, presente all’evento della benedizione, di fronte ai taccuini, ha svelato l’arcano dell’assenza totale di Anna Cuomo (per chi non lo sapesse, la signora è assessore alla Cultura della cittadina vesuviana) nella questione di santa Maria del Pozzo. “La grandezza dell’intervento e l’importanza della causa hanno richiesto la mia presenza e mi sono dunque fatto io carico dei compiti spettanti all’Assessorato alla Cultura”. I lettori si facciano una propria opinione in merito.
I lavori del restauro saranno affidati alla ED.I.M. costruzioni diretta dall’ingegnere Marco Esposito. Il Rup, responsabile unico dei lavori, dovrebbe essere lo stesso Coppola. Il restauro del tetto è solo il primo passo per il recupero dell’intera struttura che necessiterebbe, ad occhio e croce di circa 3 milioni di euro. Una cifra titanica di questi tempi che potrebbe giungere solo direttamente dal ministero dei Beni culturali. “Mi auguro che la politica possa dare il suo contributo affinché venga restaurato tutto il convento, per una cifra complessiva di 3 milioni di euro” sono state le parole a caldo del sindaco Allocca. Il quale ha spaziato su tutto lo scenario delle bellezze storico, culturali ed architettoniche sommesi. “Noi puntiamo moltissimo su Santa Maria del Pozzo, sulla Villa Augustea e sull’Antico Borgo del Casamale. Questi tre luoghi devono essere attrattori di persone- ha annunciato il primo cittadino- affinché nel nostro paese si sviluppi finalmente una dinamica vocazione turistico-ricettiva. Inoltre -ha precisato Allocca- non bisogna dimenticare che la bellezze storiche sommesi sono direttamente intrecciate con l’enorme patrimonio culinario, fatto di prodotti tipici per certi versi di nicchia che rendono Somma unica nel panorama vesuviano”.

Gaetano Di Matteo

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