Somma Vesuviana. Passata questa campagna elettorale dall’elettroencefalogramma piatto, nel quale l’astensionismo ed il centrodestra hanno regnato sovrani, la politica sommese comincia a fare i primi conti risultati alla mano. Premessa: il silenzio impera in quasi tutte le sezioni, segno che questa tornata ha ridimensionato e riportato sulla terra un bel po’ di politici locali. Il primo dato a colpire è ovviamente il magro 16,91 per cento del Pdl. Per due motivi. Uno perché la percentuale non riflette l’andamento generale più che positivo del popolo delle libertà e due perché il partito del sindaco Raffaele Allocca è pur sempre al governo, con una netta e schiacciante maggioranza, da un anno. A questo punto bisognerebbe approfondire i motivi della debacle. Sicuramente il tira e molla sulla candidatura di Riziero Esposito, non voluta dai consiglieri di maggioranza i quali inviarono addirittura un fax ai vertici campani del Pdl nel quale chiedevano che il nome da presentare nel collegio fosse quello del primo cittadino, ha influito e non poco. Il resto l’ha fatto la candidatura nella lista civica del presidente Cesaro di Paolo D’Avino. Quest’ultimo, pur andando molto al di sotto di quelle che erano le previsioni, ha comunque ottenuto un 10,09 per cento.Solo nei prossimi giorni si saprà se e come saranno ridistribuiti i rapporti di forza all’interno della maggioranza. Maggioranza che potrebbe allargarsi. Infatti, stando ad una fonte del popolo della libertà sarebbero a buon punto le trattative tra Salvatore Di Sarno, che con l’Udeur ha ottenuto un buon 11,51 per cento a queste provinciali, ed i vertici politici del Pdl cittadino. E a seguirlo a ruota, stando sempre alla fonte pidiellina, potrebbe essere anche Raffaele Maione, altro consigliere che a palazzo Torino siede tra i banchi della minoranza tra gli indipendenti. Ma questa tornata elettorale ha colpito al ribasso anche il Pd il quale, con un 16,02 per cento, aumento il dato delle comunali, ma perde parecchi punti rispetto alle ultime politiche ed europee. Di conseguenza sembra che sia scaduta la fiducia, già abbastanza labile, di alcune componenti dei democratici nei confronti del coordinatore Maurizio De Nino. Tra quelli che sono andati molto male c’è anche l’Udc. Solo il 5,91 per cento a queste provinciali per il partito dello scudocrociato che non riesce minimamente a confermare l’exploit positivo delle europee. Risultato in chiaroscuro per l’Adc al quale, nonostante la conferma dei risultati delle comunali dell’ex Progetto Somma delle comunali, non sembra abbia sortito un grande effetto l’entrata dell’ex consigliere di opposizione Gino Pappalardo. Occasione perse per le sinistre locali. Infatti Sinistra e Libertà e “Diritti a Sinistra” hanno raccolto un migliaio di voti, confermando il trend delle ultime tornate elettorali. Se ci sarà una ricomposizione della galassia sinistroide lo vedremo nei prossimi mesi. Non malissimo La Destra di Storace. Certo, i voti raccolti a Somma Vesuviana non sono tantissimi (480), ma c’è da considerare che il partito è alla prima uscita elettorale ufficiale. L’ultimo appunto riguarda la lista di De Gregorio e dei suoi italiani nel mondo. Ha raccolto il 2,09 per cento. E’ grande la curiosità tra i cittadini di sapere chi ha raccolto 351 voti per un partito sul quale, onestamente, fino allo scrutinio non c’erano aspettative. Dunque, chi sono stati i “franchi tiratori” di questa tornata? E a scapito di chi?
Gaetano Di Matteo
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