Un sistema di agganci che avrebbe dovuto garantire la sua sicurezza non ha retto e lo ha fatto cadere per un’altezza di oltre 7 metri. E’ rimasto ferito gravemente in un incidente sul lavoro un operaio di 55 anni, residente a Casoria e dipendente di una ditta di Salerno che si occupa della installazione e manutenzione di ascensori, la “Paravia”. L’incidente ieri intorno alle 14 in uno dei palazzi del Parco Primavera zona residenziale del Corso Italia a Somma Vesuviana. L’uomo era stato chiamato dai condomini per sistemare uno degli ascensori che da qualche giorno non funzionava a dovere. Doveva verificare il funzionamento del sistema che traina su e giù la cabina quando qualcosa è andato storto e l’operaio è caduto dietro alla stessa cabina finita rapidamente al suolo. Un impatto durissimo che lo ha ferito gravemente al fondo schiena, tanto da comportargli serie conseguenze. Soccorso da alcuni degli abitanti del palazzo che immediatamente hanno allertato i medici del 118 e le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Somma Vesuviana (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo), l’ambulanza, gli uomini dell’Asl sezione ispettorato del Lavoro e i Vigili del Fuoco di Ponticelli. proprio i pompieri hanno lavorato per oltre un’ora per estrarre l’operaio dal vano in cui era finito. L’uomo è stato trasportato con somma urgenza all’ospedale civile di Nola “Santa Maria della Pietà”. Qui i medici gli hanno riscontrato la frattura del bacino, per la cui guarigione occorreranno almeno 30 giorni, per sicurezza il 55enne è rimasto in osservazione per l’intera giornata di ieri.
In base alle prime ricostruzioni effettuate dai militari del maresciallo Semprevivo il sistema di agganci della cabina, che dovevano bloccarla ed impedire appunto che cadesse nel vuoto, non hanno funzionato. Resta da capire quali siano le ragioni. Per effettuare le perizie sullo stabile dove è avvenuto il grave incidente ieri, per tutta la giornata, sono proseguiti i lavori degli inquirenti. Al corso Italia di Somma Vesuviana si è recato anche un consulente della Procura di Nola incaricato dal pm che seguirà l’inchiesta. Resta da capire se l’errore sia stato umano o tecnico, se dunque l’operaio abbia sbagliato qualcosa nella manovra di ancoraggio della cabina oppure se i cavi si siano rotti da soli, e in questo caso resta da stabilire per quale causa. Un incidente che poteva portare all’ennesima morte bianca che costella drammaticamente l’Italia.

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