Somma Vesuviana. “Somma Vesuviana è ormai un paese anarchico”. La dura ed amara riflessione è di Mario Sodano (nella foto) presidente dell’ Ascom, l’associazione dei commercianti sommesi. La dichiarazione giunge a margine del consiglio straordinario che la stessa associazione ha tenuto mercoledì scorso ed il cui ordine del giorno era la sicurezza delle attività commerciali sommesi. Sicurezza minata in questi ultimi tempi da quei criminali che stanno infestando le strade e i negozi di Somma Vesuviana a colpi di violente rapine. L’ultima martedì scorso. Poco prima delle venti due uomini armati e a volto semicoperto si sono presentati presso un negozio di abbigliamento che si trova al Corso Italia. Hanno puntato direttamente la cassa e si sono fatti consegnare l’intero incasso della giornata. A quel punto, brandendo una pistola, si sono pure lamentati per l’esiguità della somma racimolata ed hanno promesso ai presenti che sarebbero ritornati in futuro. Fortunatamente non c’è stato alcun ferito anche se una delle commesse del negozio ha accusato un lieve malore a causa dello spavento. Il cruento episodio è il terzo in meno di una settimana a Somma Vesuviana, divenuta negli ultimi mesi una sorta di paese della cuccagna per questi criminali. Venerdì scorso fu rapinato l’alimentari De Vita nella centralissima Via Roma. Mezz’ora prima era stato colpito un negozio “per la prima infanzia” in via Orlando. In quel caso però i carabinieri, guidati dal maresciallo Raimondo Semprevivo, arrestarono i due rumeni colti in flagranza di reato. “Siamo sotto tiro e sotto pressione quotidianamente” ha dichiarato sconsolato Sodano. “A breve chiederemo un incontro con il responsabile dei vigili urbani, dei carabinieri e con il sindaco Allocca per studiare insieme una strategia da adottare contro quest’ ondata di criminalità”. Ma non è solo l’aspetto repressivo ad essere al centro delle analisi dell’Ascom. L’associazione , da sempre impegnata in prima linea per cercare di migliorare la qualità della vita dei sommesi con iniziative di vario genere, punta il dito contro la mancanza di prevenzione e di controllo nei confronti di quei piccoli e all’apparenza innocenti “illeciti quotidiani” che si manifestano sul territorio sommese. “Manca- ha affermato Mario Sodano- il rispetto per le regole più elementari di convivenza civile. Qui si chiude un occhio su troppe cose. Dai venditori ambulanti abusivi che danneggiano chi paga le tasse alle soste selvagge in centro, passando per i commercianti che se ne infischiano degli orari di chiusura regolati da leggi nazionali. Il tutto da alla nostra comunità la parvenza di una giungla”. Un pensiero l’Ascom lo rivolge anche alla politica cittadina. “Completamente assente e lontana dalle nostre istanze” sentenzia in modo bipartisan il presidente Sodano. Istanze portate l’8 marzo scorso in un consiglio comunale monotematico sulla sicurezza. “Un occasione persa perché da allora nessuno ci ha contattato per approfondire le nostre proposte”. Come quella “Del contributo istituzionale a quei commercianti che decidono di dotarsi di vigilanza privata durante gli orari critici della giornata”. Ma non solo la sicurezza dei negozi è stata trattata nel consiglio straordinario dell’Ascom. Anche quella dei dipendenti degli esercizi è stata posto sul tavolo della discussione. Come ha annunciato Sodano “Riproporremo i corsi gratuiti in materia di sicurezza sul lavoro ai nostri iscritti affinché – ha concluso- il primo passo verso il rispetto delle norme parta proprio da noi commercianti”.
Gaetano Di Matteo
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