giovedì 19 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, arrestati i due cugini ottavianesi che avevano sparato ad un cuoco per 10 euro

Somma Vesuviana. Arrestati per aver sparato ad un cuoco dopo un litigio nato dall’esosità del conto al ristorante nel quale avevano da poco pranzato. E’ durata poche ore la fuga di Donato Prisco, 19 enne incensurato e residente ad Ottaviano e di Alfredo Prisco un 20 enne con precedenti penali arrestati con l’accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e munizioni, spari in luogo pubblico e ricettazione. A portare a termine la brillante operazione, solo poche ore il cruente episodio avvenuto nel primo pomeriggio di giovedì, i carabinieri di Somma Vesuviana, guidati dal maresciallo Raimondo Semprevivo, i loro colleghi di Ottaviano e la compagnia di Castello di Cisterna guidata da Orazio Ianniello. I due arrestati, al momento agli arresti domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria, nell’attesa del processo che li vedrà imputati, fanno parte della banda di sei giovani che giovedì aveva messo a ferro e fuoco la taverna “Casa tre pizzi” del famoso ristorante sommese “Villa Smeraldo”. I sei giovani, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni presenti, avevano consumato normalmente il loro pranzo. Il putiferio sarebbe scattato quando un dei camerieri ha presentato loro il conto. Un conto di centoventi euro saldato in parte dalla compagnia di ragazzi con dieci euro in meno. Da qui è nato il diverbio che ha visto protagonisti alcuni giovani del gruppo con un cameriere che richiedeva il dieci euro mancante per saldare la somma. L’alterco si è protratto fino all’esterno del locale ed è degenerato in rissa allorché il branco ha cominciato ad infierire contro il povero cameriere. A salvarlo sono stati alcuni suoi colleghi i quali sono riusciti a sottrarre il giovane dalla furia immotivata dei sei. E’ stato solo allora che il gruppo se la sarebbero date a gambe levate a bordo di una fiammante Porsche Cayman ed di una Toyota Yaris senza però prima non lesinare la minaccia di ritornare, pistola alla mano per lavare l’affronto subito. Dalle minacce ai fatti il passo è stato breve. Erano passati circa venti minuti dall’episodio che a tutta velocità sono ritornati al ristorante. Questa volta però senza la lussuosa Porsche, ma a bordo di un’utilitaria ritrovata in seguito dagli uomini dell’Arma nelle campagne di Ottaviano e risultata intestata ad una società di Paduli, in provincia di Benevento. Quando sono scesi dalla vettura Donato ed Alfredo Prisco sventagliando le pistole i camerieri, capite le intenzioni dei due, si sono chiusi all’interno del locale serrando la porta d’ingresso. Ma i due giovani non si sono fermati ed hanno aperto il fuoco contro alcune vetrate della taverna. I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno ritrovato sul posto due bossoli calibro 7 e 65 ed uno calibro 9 più due ogive deformate. Ed è proprio uno di questi bossoli, probabilmente impazzito nella sua traiettoria, che ha ferito Giuseppe Secondulfo, un cuoco di 37 anni, impegnato in quel momento ai fornelli del ristorante. Fortunatamente per lui, ricoverato presso l’ospedale di Nola con una prognosi di qualche giorno, sono state riscontrate solo una ferita d’arma da fuoco al fianco sinistro ed un trauma al gluteo sempre sinistro. Una pessima storia di violenza ed una tragedia sfiorata per dieci, miserabili, euro.

Gaetano Di Matteo

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