lunedì 16 Settembre 2024
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Somma Vesuviana. Approvato il bilancio, il sindaco “da oggi parte il rilancio socio economico della città”

Il Comune di Somma Vesuviana ha approvato Venerdì 29 giugno 2012 il Bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2012 e pluriennale 2012/2013/2014 rinunciando alla
proroga concessa dallo Stato dei termini di approvazione al 31 agosto
“ Ho voluto fortemente con la mia compatta maggioranza consiliare (17 voti favorevoli e 9
contrari), l’approvazione anticipata del Bilancio di previsione 2012. Sono consapevole”, afferma il
Sindaco Allocca “ che il bilancio, quale documento di programmazione rappresenta il processo di
analisi e valutazione, della gestione dell’ente con la formalizzazione delle decisioni politiche e
gestionali che danno contenuto ai piani e programmi futuri in modo veritiero e corretto. Esso
esprime l’impegno di questa Amministrazione nei confronti dei cittadini e degli altri utilizzatori del
sistema di bilancio stesso. Siamo orgogliosi di aver dato alla città il vitale strumento di
programmazione per una valida erogazione dei servizi comunali malgrado il grave taglio di risorse
pubbliche stabilite dallo Stato. Siamo tra i primissimi comuni campani ad approvarlo.”

“Da questo bilancio riparte il rilancio economico, sociale e culturale della città, questa è la verità”. Cosi sottolinea il sindaco di Somma Vesuviana il grande passo verso l’approvazione del bilancio in questi giorni. Per il sindaco “è un grande passo, un momento di maturità politica e tecnica che porta cosi al rilancio della città, alla ridisegnazione di quelle che sono le linee di intervento e prima di tutto perché è un bilancio che non ha messo le mani in tasca a nessuno, meno che ai cittadini”.

“Abbiamo colpito le tasche degli evasori questo si, sposando ancora una volta il principio di legalità e con la pubblicazione dello stesso bilancio abbiamo sottolineato ancora una volta il nostro modus operandi, ovvero quello di fare politica trasparente”

In effetti l’impatto del Bilancio Comunale con le disposizioni che ne regolano i contenuti, tuttavia, è
stata resa particolarmente dispendiosa dall’acuirsi del difficile momento congiunturale mondiale
che spinge i governi nazionali a contenere particolarmente lo sviluppo delle spese pubbliche per non
dover ricorrere ai maggiori prelievi dalle famiglie già frustrate dall’aumento dei costi e dalla
disoccupazione dilagante a seguito delle sempre più corpose cessazioni di attività nel mondo
dell’imprenditoria, del commercio, dell’artigianato. Tali fatti concatenati ed interdipendenti tra loro,
interagiscono alla guisa di una catena di Sant’Antonio determinando fortissime ricadute sui cittadini
e quindi sulla gestione dei pubblici servizi con conseguenti sacrifici e restrizioni in tale gestione,
oltre ogni più pessimistica previsione ed al limite delle possibilità razionali, nell’impari tentativo di
arginare le manovre speculative attraverso una politica di rigore che contenesse e lasciasse invariato
il valore del danaro, al fine di stabilizzare le fluttuanti variazioni del suo potere d’acquisto anche a
seguito di speculazioni sul mercato internazionale perpetrate da lobby di spregiudicati gruppi
multinazionali.

Per gli enti locali, nel momento più delicato dell’attuazione del federalismo fiscale, ovvero nel
regime transitorio tra finanza centrale e finanza locale, momento in cui sono in corso trasformazioni
importanti alle regole di distribuzione territoriale delle risorse finanziarie, lo Stato per adeguarsi ai
parametri europei di spesa degli enti pubblici, relativamente ai Comuni, ha stabilito di fronteggiare
l’inflazione riducendo le risorse degli enti pubblici e nel caso che ci riguarda le risorse di spettanza
degli enti locali. Rispetto all’anno 2010 sono stati normati tagli per circa 3500 milioni di euro di
cui il solo fondo di riequilibrio si riduce da 8,37 miliardi a 6,8 miliardi (meno 2,89 miliardi)
attraverso due rigorosissime manovre denominate Tremonti e Monti.

In allegato il documento di bilancio diffuso dall’amministrazione comunale

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