venerdì 20 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, animali al pascolo tra i rifiuti di una discarica, due denunciati

Somma Vesuviana. Animali che pascolavano beati tra rifiuti di una discarica sequestrati dai carabinieri della locale stazione di Somma Vesuviana, coordinati dal maresciallo Raimondo Semprevivo. Il fatto è accaduto domenica scorsa. Gli uomini dell’ Arma, nel corso di un controllo di routine contro i reati ambientali sul territorio, si sono recati in via Bosco a Rione Trieste ed hanno scoperto che, su una superficie di mille metri quadri pascolavano quattro grosse manze frisone, tre suini, tre galline e tre pecore. Insomma, una sorta di fattoria in scala ridotta nella quale però le povere bestie nonostante vivessero all’aperto, erano circondate da diversi quintali di rifiuti di vario genere. Difatti, i proprietari dell’appezzamento di terreno, al signora R.B. di di 73 anni e suo figlio F.S. di 49 entrambi denunciati a piede libero, avevano attrezzato il proprio terreno a vera e propria discarica a cielo aperto. Per entrambi è ipotizzato il reato di sversamento di rifiuti e discarica abusiva. Inoltre lo stesso F.S., per lo stesso illecito, era stato arrestato qualche mese fa nel pieno dell’emergenza rifiuti, perché colto in flagrante mentre scaricava alcune ferraglie. Ferraglie ritrovate nel suo stesso appezzamento di terreno. Qui difatti erano parcheggiate lavatrici, batterie per auto, pentole, fili elettrici, scarti di lavorazione industriale ed alcune carcasse di Apecar. Insomma una bomba ecologica sottoposta, oltre che a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, anche a provvedimento urgente di bonifica, quantificato in circa 30mila euro. Ad avere la peggio però sono stati gli ignari animali. Quest’ultimi, dopo un’attenta valutazione dei veterinari dell’Asl, dovranno essere abbattuti. Questa operazione è l’ennesima portata a termine dai carabinieri della locale stazione di Somma Vesuviana che stanno battendo a tappeto il territorio alla ricerca di quei reati, che seppur hanno un minore impatto nei confronti dell’opinione pubblica, sono fondamentali per la tutela della salute dei cittadini. A tal proposito, è delle ultime ore la notizia secondo cui proseguirebbero le indagini contro la contraffazione di prodotti alimentari. Dopo il maxisequestro di alcuni depositi in via Cupa di Nola e di beni alimentari per 2milioni e 500mila euro effettuato nei giorni scorsi, gli uomini guidati dal maresciallo Semprevivo starebbero passando al vaglio gli stessi prodotti per capirne la provenienza. Il tutto per cercare di comprendere se le persone denunciate nell’operazione, quattro uomini in tutto, si siano macchiate solo di frode in commercio o siano coinvolte in un più vasto giro di prodotti rubati da piazzare sulle tavole dei cittadini dell’intera area vesuviana.

Gaetano Di Matteo

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