SOMMA VESUVIANA. Domenica 21 settembre l’associazione culturale Il Torchio, in collaborazione con il locale Comitato per i festeggiamenti in onore del patrono, metterà in scena la sacra rappresentazione della Vita di San Gennaro riproponendo un’antica tradizione abbandonata ormai da quasi sessanta anni. Per le strade del borgo antico Casamale sfilerà un corteo itinerante tra diverse postazioni, si parte dal Largo Aragonese per arrivare alla chiesa Collegiata, in cui saranno rappresentati alcuni episodi legati al martirio del santo. Un cantastorie (Michele Febbraro) reggerà le fila del racconto, dando voce e corpo al desiderio dell’intera comunità locale di recuperare una parte della propria memoria. L’appuntamento, dunque, è per domenica 21 settembre alle ore 19.30 al Largo Aragonese. “Io mi ricordo che ero bambino….più di 50 anni fa e mi ricordo che portavano San Gennaro su un carro con le sponde alte in giro per il paese, tirato da uomini e scortato da guardie con lance. Si arrivava ad un lagno dove c’era un palco e dietro uno strapiombo. Sul palco San Gennaro veniva giustiziato, gli tagliavano la testa e dal collo uscivano tanti nastri rossi. E poi c’era una canzone…San Gennaro ‘ncoppa ‘o ponte che pregava la madonna, che di Napoli è padrone e di Somma protettore ”- da un ricordo di Michele, all’età di otto anni.
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