Somma Vesuviana. “Luce a Santa Maria del Pozzo”, il progetto ideato dagli studenti e che fornirà al complesso monumentale un nuovo impianto di illuminazione per farlo “risplendere”. Un’idea realizzata e messa in pratica dagli allievi della 5M, ad indirizzo Elettrotecnica ed Automazione, dell’istituto tecnico industriale “Ettore Majorana”, in collaborazione con l’azienda “Guzzini” e due ditte di impiantistica “AR” e “2P”, e che non comporterà nessun costo né per la scuola né per i frati della chiesa.
Una corsa contro il tempo, la sistemazione e messa in sicurezza dell’impianto già esistente dovrà essere pronta per l’8 maggio, data in cui, presumibilmente, la chiesa avrà la visita del ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi. Il complesso medievale era infatti salito alla ribalta della cronaca nella settimana di Pasqua per il sorteggio della riffa organizzata dai frati polacchi che gestiscono la chiesa e che doveva servire a raccogliere parte dei fondi necessari al restauro. Da qui la spinta del sindaco Ferdinando Allocca e del direttore dei Beni culturali di Santa Maria del Pozzo, Emanuele Coppola, di coinvolgere Bondi per farlo arrivare in città nella prima settimana di maggio. A dare il via all’iniziativa lo stesso Coppola, che all’Itis insegna. “Abbiamo pensato di far progettare ai ragazzi la riqualificazione e la messa in sicurezza dell’impianto esistente”, spiega, “ed è stato fondamentale l’impegno dei colleghi Salvatore Palumbo, Michele Principio, Vincenzo Di Monda. I ragazzi come ogni anno avrebbero dovuto confrontarsi con un progetto per un’abitazione o una piccola azienda, ma si sono innamorati subito dell’idea di poter rendere più bello il complesso di Santa Maria del Pozzo. La sistemazione sarà pronta per l’8 maggio, in attesa del ministro Bondi, e devo dire grazie a tutti quelli che si sono impegnati, a costo zero, perché fosse possibile dotare la chiesa, il chiostro e anche la parte antistante e più antica del complesso, di nuovi punti luce idonei ad un ambiente museale. Una luce che non danneggerà le opere esistenti. Siamo stati aiutati dai progettisti Salvatore Pio Cirillo e Antonio Rocco, dal rappresentante della Guzzini, Pasquale Terrianò, che ci donerà i corpi luminosi, e dai responsabili delle ditte di impiantistica, Giovanni Alaia e Pasquale De Stefano che forniranno la manodopera”. Soddisfatti e increduli gli stessi alunni dell’importante lavoro realizzato. “Quello che siamo riusciti a fare supera le nostre aspettative”, commenta uno dei ragazzi, “siamo fieri di quello che grazie ai nostri docenti, ai tecnici e alle ditte riusciremo a fare”, e un altro aggiunge: “Non credevo che la nostra idea potesse davvero essere applicata”. E invece lo sarà e a beneficiarne saranno tutti i cittadini che potranno così meglio ammirare le opere dell’antica chiesa costruita da Re Roberto d’Angiò nel 1333 per ricordare l’incontro tra Giovanna, erede al trono di Napoli, con il giovane Andrea, figlio del Re d’Ungheria e che necessita ora di importanti opere di restauro.
A prendere parte al progetto gli alunni della 5 M:
Dario Annunziata, Alberto Ardolino, Luca Balestra, Attilio Caliendo, Adriano Ciniglio, Francesco D’Apolito, Salvatore Della Pietra, Michele Duraccio, Michele Giordano, Gaetano Marinelli, Domenico Murolo, Raffaele Piccolo, Gianluca Prisco, Enrico Rizzo, Pasquale Tasta e Maurizio Vicinanza
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