Faceva freddo l’altra sera, pioveva e tirava un vento gelido così C.G. 84 anni aveva deciso di accendere il camino, ma per alimentare la fiamma ha usato una bottiglia di alcool un errore che si è rivelato fatale. L’anziano è stato ritrovato morto, con ustioni su diverse parti del corpo, ieri nel tardo pomeriggio nella sua abitazione di via Matarazzo 35 a Somma Vesuviana. L’uomo, pensionato e vedovo, viveva da solo ed era completamente autosufficiente, a dargli una mano una donna di servizio che si recava nell’appartamento, alcuni giorni a settimana. Ieri pomeriggio la donna si era recata nell’abitazione aveva bussato più volte alla porta, ma nessuno le aveva aperto. Preoccupata ha chiamato i figli dell’anziano, che hanno cominciato prima a chiamarlo al telefono e quando si sono resi conto che continuava a non rispondere si sono recati nella masseria e hanno fatto la drammatica scoperta. L’84enne era in terra, il volto, le mani e la parte anteriore del corpo completamente ustionati a terra vicino a lui una sedia della cucina bruciata, così come i resti di una bottiglietta di plastica, di quelle che usualmente contengono alcool, e le fiamme avevano bruciacchiato anche parte del tavolo della cucina, dove la vittima si trovava. Sul posto i carabinieri della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Alessandro Gambino),i colleghi della Sezione Rilievi del Gruppo di Castello di Cisterna, il medico legale e il pm della procura di Nola incaricato del caso, Cristina Curatoli che ha disposto che sulla salma venga effettuata l’autopsia. In questo modo si toglierà ogni dubbio su quello che è accaduto nella masseria di Somma Vesuviana. Anche se dai primi rilievi effettuati dai militari e l’ispezione cadaverica effettuata dal medico legale, pare che l’uomo sia morto battendo la testa una volta che ha perso l’equilibrio perché avvolto dalle fiamme. Il suo errore è stato quello comune a molti, usare una bottiglina di alcool per accendere il camino, dal focolare un ritorno di fiamma verso la plastica che ha avvolto poi l’anziano facendo rovinosamente cadere dalla sedia sulla quale, molto presumibilmente, era seduto. In casa non mancava nulla, e non c’erano cassetti o altri oggetti spostati, particolari che avrebbero fatto pensare ad un furto o rapina finiti male. L’ipotesi più veritiera e accreditata, dunque, dagli inquirenti è appunto quella di un fatale incidente. Sarà comunque l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata oggi, a togliere ogni dubbio e a dire se l’anziano sia morto d’infarto, per il trauma dovuto alla caduta, o per le ustioni.
DA METROPOLIS DEL 30 NOVEMBRE

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