SOMMA VESUVIANA – Si è spenta questa mattina Mafalda Auriemma, sorella del poeta Gino ed in agosto avrebbe compiuto 103 anni. Una persona che nonostante l’età si teneva informata e amava seguire anche la politica. Nel 2005 l’amministrazione comunale di centrosinistra, guidata da Vincenzo D’Avino, l’aveva festeggiata nel corso del Palio dedicandole una serenata e consegnandole una targa che ricordava la sua vitalità e il contributo che ha dato nell’educazione dei minori della città, e lei affacciata al suo terrazzino aveva salutato commossa i tanti concittadini che dalla piazza le cantavano tanti auguri. Pochi mesi prima si erano tenute le elezioni e lei aveva espresso la volontà di poter andare a votare, anche se da oltre vent’anni non usciva più di casa, e fu allora che ci fece il suo appello. “Voglio poter votare”, ci aveva detto, “credo si tratti di un momento importante per il nostro Paese. Perchè devono perdere il mio voto?”. E a proposito dei premier allora in lizza. “Berlusconi è uno che parla bene e Prodi è un bonaccione”.
Mafalda era la sorella del famoso poeta sommese Gino, cui è dedicata una strada nel quartiere Casamale, è stata anche la prima ad allestire un asilo nido privato in città, e lo fece direttamente a casa sua. Si era poi dedicata ai bambini dell’asilo parrocchiale in via San Pietro trattando i piccoli allievi come fossero stati suoi figli, ed infine aveva terminato la sua professione seguendo i bambini nelle scuole materne di Somma.
In allegato l’intervista rilasciata da Mafalda Auriemma nell’aprile del 2006
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