Somma Vesuviana. Nonostante la pioggia battente il Comune, in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, ha ricordato, con la deposizione di una corona al monumento ai caduti in piazza, il piccolo Gioacchino Costanzo assassinato nel 1995 a soli 18 mesi, e Francesco Tafuro e Domenico Liguori due giovani imprenditori uccisi nel 2016. Il cerimoniale è stato affidato al responsabile dell’archivio storico del Comune Alessandro Masulli, mentre il maestro Mauro Seraponte ha suonato “Il Silenzio”. Presenti i familiari delle vittime, i consiglieri comunali, gli assessori e diversi cittadini.
“Stamane siamo qui per ricordare”, ha affermato il sindaco Salvatore Di Sarno, “ricordare per non ripetere gli errori del passato, ricordare per tenere vivi nella nostra memoria gli esempi di chi è stato ucciso da innocente da mani violente.
La nostra città negli anni ha visto versare il sangue di vittime senza colpa.
Oggi, in particolare, ne commemoriamo tre. Il 15 novembre 1995, a soli 18 mesi Gioacchino Costanzo fu ucciso dai killer che volevano colpire il compagno della nonna del piccolo. Sua madre doveva procedere a qualche lavoro di ristrutturazione e lo aveva affidato alle cure della nonna e mai immaginava che mentre Giaocchino giocava sull’auto parcheggiata nella rotonda di via San Sossio avrebbe trovato la morte.
Per ricordare questa anima innocente fu piantato l’albero di ulivo che vedete qui in questa piazza.
Con lui commemoriamo altri due giovani, Domenico Liguori e Francesco Tafuro, e ringrazio le loro famiglie per aver accettato il nostro invito stamattina come ringrazio tutti i nostri ospiti.
Domenico e Francesco avevano poco più di 30 anni, avevano deciso di investire e lavorare nella nostra città e furono prima trascinati in un imboscata e poi brutalmente uccisi la sera dell’11 febbraio 2016.
Furono uccisi, come hanno accertato gli inquirenti, perché l’uomo condannato all’ergastolo per questo orrendo delitto non voleva pagare un debito di 25mila euro.
Oggi abbiamo voluto questo momento di riflessione in vista della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che si celebra domani. Come Amministrazione ci batteremo sempre per diffondere i valori della legalità anche con gesti piccoli, con l’esempio, con la trasparenza per rendere la nostra città sempre più “illuminata”. Per farlo abbiamo bisogno di voi cittadini e siamo certi che il vostro sostegno non ci mancherà”.
Impegno che è stato ribadito anche dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Sommese. “E’ importante ricordare”, ha detto Sommese, “il ricordo però non si deve limitare ad una giornata, ma deve essere insegnamento per il vivere quotidiano, solo tenendo bene a mente la gravità degli episodi che il sindaco ci ha ricordato possiamo risvegliare le cosciente e riappropriarci del valore della vita. Compito delle istituzioni è rappresentare e dimostrare ai cittadini uno stile di vita in cui prevalga sempre il rispetto delle regole e della legalità”.
Stamane sarebbe dovuto essere presente anche il presidente della commissione regionale anticamorra Carmine Mocerino, il consigliere regionale però era assente più che giustificato essendo in audizione nella commissione VI Politiche sociali per discutere del testo di legge “Salva Bimbi”, di cui è primo firmatario per la diffusione delle tecniche salvavita e dei concetti di prevenzione primaria quali la disostruzione pediatrica e la rianimazione che ha ottenuto parere favorevole e ora attende ultimo passaggio in quella Bilancio.
Il presidente Mocerino non ha mancato di far arrivare il suo messaggio.
“Al Comune va il mio plauso”, ha fatto sapere il presidente della commissione Anticamorra, “per la sensibilità che è stata dimostrata nell’organizzare un’iniziativa come questa su tempi così importanti. E’ la prima volta che si organizza a Somma qualcosa del genere, confermando il serio impegno dell’amministrazione comunale in questo settore e l’inizio di un percorso e di una sensibilità diversa. Un primo passo che va incoraggiato e sostenuto con azioni concrete, pertanto la commissione regionale è a disposizione dell’Ente per i progetti futuri che si vorranno mettere in campo su questo tema e per il quale la Regione, e la commissione, stessa potranno essere di supporto e sostegno”.
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