domenica 22 Settembre 2024
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Somma, arrestato fratello del boss Ianuale

Stava cenando con la sua famiglia quando i carabinieri sono andati a prenderlo per portarlo in carcere. Il fratello del boss del clan Ianuale, Umberto 44 anni, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione eseguito nella tarda serata di lunedì dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castello di Cisterna. L’uomo, originario proprio del piccolo comune, viveva da tempo a Somma Vesuviana, in via Duca di Salza, un’area periferica della città a confine con Brusciano. Il pregiudicato dovrà scontare una pena residua di 10 mesi e 19 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso commesso a Castello di Cisterna, Brusciano e Mariglianella nel 2005. Il 44enne, oltre ad essere il fratello del capoclan Ianuale (detto “squadrone”), è anche considerato dagli inquirenti elemento di spicco della cosca da diversi anni attiva tra il comune di origine e quelli vicini. Non soltanto le estorsioni a commercianti e imprenditori tra le attività criminali cui la famiglia si è dedicata. La storia della cosca è finita anche negli atti di inchiesta che portò allo scioglimento del consiglio comunale di Castello di Cisterna. Umberto Ianuale fu arrestato l’11 maggio del 2007 nel corso di un blitz anticamorra che coinvolte ben sette clan camorristici attivi tra l’area nolana e vesuviana e che portò dietro le sbarre oltre a lui 85 persone. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Napoli eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda, in quella occasione 16 riuscirono a sfuggire all’arresto, 116 furono le richieste di carcerazioni, di cui 20 rigettate dal gip. Nella maxi operazione finirono capi e gregari del clan Russo, Di Domenico, Pianese-Nino, Ruocco-Somma-La Marca, Fabbrocino, Rega, Arlistico e gli stessi Ianuale. Tra i reati contestati soprattutto estorsioni ai danni di imprese attive nel settore di importanti investimenti economici, tra questi l’interporto di Nola. Ma oltre al pizzo imposto ai commercianti una parte dell’inchiesta riguardò i legami tra politica e camorra e lo scambio di voti. Umberto Ianuale, dopo aver trascorso due anni di custodia cautelare in cella, era appunto uscito nel 2009. Nel frattempo si era tenuto anche il processo per una parte degli indagati coinvolti nell’inchiesta. In particolare nel novembre del 2008 arrivarono le condanne con rito abbreviato, per diciannove imputati ci furono condanne pari a cento anni di carcere. In particolare il boss Ianuale incassò sei anni, mentre Umberto 3 anni e quattro mesi, ne già scontato la grande parte, adesso gli resta la pena residua per cui dall’altra sera è rinchiuso nel carcere di Secondigliano.
Gabriella Bellini

DA METROPOLIS DEL 30 GENNAIO

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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