giovedì 26 Dicembre 2024
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Solidarietà e commozione per la morte del boss, “dove è finita la legalità?”

Esiste legalità in un territorio dove un boss della camorra, coinvolto in diversi processi per omicidio, compreso quello di un bimbo di 3 anni, viene pianto come un uomo perbene?
A Sant’Anastasia e Somma Vesuviana sta accadendo in queste ore per Gerardo Perillo detto o’ cantiniere. Un nome, un soprannome, che per anni ha fatto tremare in tanti nel Vesuviano. Il suo era un potente clan alleato dei Panico e sempre pronto a spargere sangue per affermare il predominio sul territorio. È morto l’8 luglio in un ospedale piemontese dove era stato trasportato dalla cella in cui era detenuto a Torino.

S.Anastasia. Morto a Torino il boss Gerardo Perillo alias ‘O Canteniere

La notizia si è diffusa ieri. E i commenti sui social dei suoi concittadini (ma anche di alcuni di quelli che vivono nei paesi limitrofi) fanno venire i brividi. Una solidarietà accorata e parole che sono destinate ad accompagnare nell’ultimo viaggio uomini onesti. Condoglianze alla famiglia, quando anche il figlio sconta una pena all’ergastolo per omicidio. Condoglianze, solidarietà. Due concetti che non dovrebbero essere accomunati a chi ha scelto di vivere di camorra nella camorra. Eppure accade. Allora viene da chiedersi se nel territorio vesuviano non sarebbe il caso di affermare con più forza il concetto della legalità, della legge, dello Stato. Fa male leggere commenti del genere nel giorno del compleanno di Mimmo Beneventano, medico e consigliere comunale di Ottaviano ucciso dalla camorra a soli 32 anni perché si opponeva al potere criminale.

Oggi il compleanno di Beneventano, “Ucciso perché voleva una Ottaviano libera dal malaffare”

Pare proprio che nulla abbiamo imparato da sacrifici estremi come quello di Beneventano, Pasquale Cappuccio, Giancarlo Siani, e tanti altri se oggi siamo costretti a leggere commenti di elogio e amore per chi ha vissuto sporcandosi le mani di sangue.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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