Pomigliano d’Arco. Una tenda in piazza per testimoniare la solidarietà e la vicinanza di tutta la città ai problemi dei dipendenti Fiat. Un simbolo significativo in una settimana che sarà critica e piena di speranze per i 5mila operai da mesi ormai in cassa integrazione. L’idea è dei promotori del comitato di solidarietà per i lavoratori, di cui fanno parte, fra gli altri, Rifondazione comunista, Comunisti Italiani, Sinistra Democratica, sindacati, e rappresentanti della Chiesa. “E’ un momento difficile”, spiega Tommaso Sodano, consigliere comunale del Prc, “l’idea della tenda montata in piazza Primavera serve a simboleggiare la nostra vicinanza ai problemi degli operai, potrà essere luogo di incontro e di confronto. Ma non è l’unica iniziativa che abbiamo in mente di avviare, abbiamo già chiesto, insieme alla Sinistra Democratica, una seduta straordinaria del consiglio comunale proprio sul caso Fiat. Questa che sta vivendo Pomigliano è una situazione delicata, serve un azione forte. Sappiamo che un’assemblea cittadina non può fare molto, non può incidere in quella che dovrebbe essere una più decida strategia industriale, ma la Fiat è Pomigliano e se lo stabilimento è in crisi lo è anche tutta la città. Si mette in discussione tutta la situazione economica e sociale di Pomigliano, ed è per questo che dobbiamo attivarci per far sentire la voce di tutta la comunità”. Risvegliare la coscienza di tutti i pomiglianesi, dunque, in vista anche della manifestazione programmata per il 27 febbraio prossimo al quale i sindacati hanno invitato anche rappresentanti politici locali e nazionali, per protestare contro il mancato avvio di un piano di produzione futuro che possa garantire l’occupazione. “Per quella giornata si potrebbe prevedere anche una serrata dei negozi e degli uffici dell’intera città”, aggiunge Sodano, “dobbiamo stare vicini a chi oggi rischia il posto di lavoro, si tratta di una lotta che si prospetta lunga e difficile per questo Pomigliano non può far mancare il suo sostegno agli operai”. I sindacati dello stabilimento “Gianbattista Vico” si sono mobilitati negli ultimi giorni, ottenendo anche un consiglio regionale straordinario che ha discusso della vicenda. Ma per il 27 febbraio puntano a coinvolgere anche i sindaci, non soltanto quello di Pomigliano, ma anche dell’intera area vesuviana e nolana. Gli operai che lavorano in Fiat arrivano da tutta la provincia, e se si considera l’intero indotto della fabbrica sono impiegate oltre 14mila persone. Una crisi che interessa quindi l’intera regione e per la quale la Sinistra intende spendere tutte le energie possibili. Anche in virtù di questo è stato fissato un altro appuntamento per oggi, alle ore 16,30, nell’aula consiliare della provincia di Napoli. Un dibattito al quale prenderanno parte Marco Rizzo, capogruppo europeo del Pdci, Giorgio Cremaschi, della segreteria nazionale Fiom Cgil, e Gian Luigi Pegolo, della segreteria nazionale del Prc, ad introdurre Gerardo Giannone operaio Alfa-Fiat e con loro molti rappresentanti non solo della Fiat, ma anche delle altre fabbriche campane in crisi, come Ansaldo, Alenia, Avio, Tirrenia. Cantiere Megaride.
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