Sipario per il commissario Ricciardi, de Giovanni al decimo romanzo della saga.
di Emilia Ferrara
Mi dispiace, brigadie’. Mi dispiace assai. Ma vale la pena provare a spiegarvi qualcosa, perché forse la colpa, alla fine, non è mia. O meglio, non solo.
Anche se mio è il dito che ha premuto il grilletto. La colpa, secondo me, è dei sogni. I sogni sono infami, brigadie’. Sono subdoli e traditori, i sogni. Ti convincono che la realtà, in fondo, non è del tutto vera, che si può cambiare, che si può migliorare. I sogni ti creano qualcosa nella testa e ti fregano, perché poi senza i sogni non riesci a campare piú.
I sogni, brigadie’, non sono sempre gli stessi. Dipende dal periodo dell’anno. …Per questo oggi ve lo dico, e voi mi dovete credere. Lo dovevo fare, mi capite, no? Perché avevo visto la scintilla
della comprensione in quegli occhi. In quei maledetti occhi verdi. Mi dispiace, brigadie’.
Mi dispiace di aver sparato al commissario Ricciardi.
Rondini d’inverno, Sipario per il commissario Ricciardi, enaudi stile libero. Dal titolo, e dalla bellissima copertina di questo libro, sorgono tante domande, e non poche preoccupazioni, per chi segue la saga del commissario Ricciardi. Il libro si apre con una confessione al brigadiere Maione: qualcuno ha sparato al commissario dagli occhi verdi. Perché? Che sogno ha potuto intralciare, e di chi? Soprattutto, per chi è quella rosa rossa sul palcoscenico? Il luogo del delitto è questa volta il teatro Splendor, dove due attori di grande fama interpretano la struggente canzone Rondinella, ma durante una rappresentazione qualcosa va storto, proprio nel teatro, dove spesso realtà e finzione si confondono. Rondinella, narra la storia di un tradimento, “l’unica rondine che non tornerà mai al suo nido”, e conclude il ciclo di romanzi dedicato alle canzoni. La vicenda si svolge nei giorni appena precedenti al capodanno. I protagonisti sono avvolti da una strana nebbia, ma le azioni e le immagini si susseguono a passo svelto, con l’immancabile forza e delicatezza della scrittura di de Giovanni. Ritroviamo i personaggi di sempre. C’è l’indagine principale, ma non manca quella secondaria, condotta questa volta solo dal brigadiere Maione, che suscita qualche nota di perplessità e preoccupazione nel suo superiore. Le donne del commissario avranno tutte ruoli significativi. E i nuovi personaggi, anche se in poche pagine, lasciano grandi segni e grandi emozioni.
Le prenotazioni molto consistenti hanno indotto l’editore ad anticipare l’uscita di “Rondini d’inverno – Sipario per il commissario Ricciardi”, in libreria già da ieri anziché dall’11. Dalla pagina fb dell’autore: “E’ il Ricciardi numero Dieci. Lo presentiamo il giorno Dieci di luglio, alle 20.30. Non fosse altro che per questo, per quanto è magico questo numero per chi è azzurro dentro, ho pensato per questa presentazione qualcosa di differente. Maurizio Pica, allievo prediletto di Roberto Murolo, la sua incredibile chitarra; e la mia carissima Emanuela Loffredo, dolce, bellissima e soprattutto in possesso di una magica voce per interpretare tutte le canzoni di questo ciclo di romanzi. Marco Zurzolo, fratello di anima e di storie, a esaltare la notte col suo sassofono immenso. Francesco Pinto, immarcabile e libero di pensiero e di cuore. Aldo Putignano, padrino per sempre di Ricciardi e di ogni mia storia. E il cortile del Maschio Angioino, testimone di ogni respiro della città. Leggerò io, stavolta, e Marco mi accompagnerà. Ricciardi, Maione, Enrica, Livia, Bianca, Bambinella vi aspettano. Non mancherete, vero?”.
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