SANT’ANASTASIA. Prima fedelissimi dell’ex sindaco Carmine Esposito, poi passati alla Corte del sindaco attuale (e nipote di Esposito) Lello Abete, con lui hanno lavorato dal giorno delle elezioni fino a questa estate quando Abete da deciso di “silurarli” (come è accaduto all’ex assessore Giancarlo Graziani altro fedelissimo non riammesso in giunta dopo il rimpasto di mezza estate).
Lucia Barra ex assessore al Personale e alle Politiche Giovanili e Ciro Pavone staffista al Comune. Entrambi non più in servizio hanno atteso il video di Armando Di Perna in cui annuncia le sue dimissioni per criticare aspramente l’attuale primo cittadino. La Barra addirittura accusandolo di una gestione amministrativa mirata al “clientelismo”. “Armando”, scrive la Barra in un commento su Facebook al video dell’ex collega, “siamo passati dall’entusiasmo alla delusione. L’entusiasmo di non tornare indietro, di portare avanti un progetto che stava dando tanti bei risultati di cui vantarsi, tanti altri messi in cantiere e TU uno dei Protagonisti di quel meritato successo riconosciuto a larga maggioranza. La stessa maggioranza di cittadini che ha voluto riconfermare la fiducia a quella squadra di persone che affermava ” di voler continuare a realizzare quel tipo di cambiamento che l’amministrazione Esposito stava concretizzando “. Nonostante, un approccio diverso di fare politica e di amministrare il paese, subito dopo le elezioni, i primi tempi ci siamo sforzati di credere che, forse anche con modi diversi, il progetto, il programma si poteva realizzare. Ci siamo illusi! Si fa una politica che non ci appartiene, scevra di progettualità condivisa, mirata solo al clientelismo e ad un ostentato esibizionismo ( tanti selfie ) per le cose frivole. Il Paese ha bisogno di fatti concreti. So quanto sia dolorosa e sofferta la tua scelta, TU che in questi mesi hai lavorato tanto, più di tutti messi insieme perché grazie alla tua disponibilità, alla tua impeccabile competenza e alle tue capacità ti sei occupato di tutto, indipendentemente dalle deleghe, certa che il tuo unico motivo e’ quello di sentirti soddisfatto e orgoglioso di amministrare bene e migliorare il tuo, il nostro Paese e se si realizzerà qualcosa a breve e medio termine sarà soprattutto frutto del tuo sudore e A TE Il MERITO !!! Tuttavia mi rammarico solo di non aver potuto votare nel 2014 Armando Di Perna Sindaco! Eri l’unico qualificato a farlo. Noi a testa alta”. E prima di lei aveva già commentato proprio Pavone: “Condivido il tuo stesso disagio, fratello”, scrive l’ex staffista non più al lavoro in Comune dal 13 agosto, giorno in cui il sindaco aveva riconfermato il contratto agli altri componenti tranne che a lui. “E per i medesimi motivi, non poteva essere altrimenti per chi veramente ha creduto di poter cambiare le cose non solo nel nostro paese, ho deciso appunto di prendermi come te una pausa di riflessione, di stare lontano per un bel po’ da ciò che ora è la politica(?) a Sant’Anastasia e guardare oltre, nella speranza che ben presto si possa ritornare a ragionare, nuovamente e seriamente, per il bene e la crescita della nostra Comunità, e soltanto per quello.
Resta ovviamente il rammarico per chi come noi negli ultimi sei anni si è dato anima e corpo per un Progetto ora tradito e almeno per il momento accantonato. In questa esperienza lascio una parte di me, un pezzo importante della mia vita, per certi aspetti anche oltre ogni immaginazione: perché in questa battaglia c’ho sempre messo il cuore e il coraggio nei momenti più difficili, quando a tratti (pure da solo e contro tutto e tutti) ho lottato affinché le cose buone non si perdessero e non si depauperasse tutto ciò che con fatica avevamo costruito. Ora è venuto il momento di farsi da parte, con educazione, e magari più in là spiegarne meglio i motivi, come a noi piace di più, parlando di politica (quella vera) e amministrazione (dei problemi seri da risolvere). Ora è il momento di farci da parte, dicevo: ogni storia nasce per morire, ma a volte ritorna, non scordarlo mai”. A Di Perna, ma anche a loro (soprattutto a Pavone) replica proprio Abete, anche lui in un video specifica che con le sue parole: “Non mi riferisco solo assessore dimissionario, ma anche a qualche ex collaboratore che per le sue inefficienze ho volutamente voluto allontanare dall’amministrazione”. Una telenovela politica destinata a nuove interessanti puntate.
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