SANT’ANASTASIA. Si chiamava Giovanni Miraglia l’uomo, 35 anni di Napoli, che nel tardo pomeriggio di ieri ha perso la vita restando schiacciato da un montacarichi di un’azienda di olive in via Cascetta dove si era recato per l’acquisto.
La vittima, dipendente dell’omonima azienda di famiglia dedita alla produzione di prodotti a base di olive con sede legale a Carinaro, nell’agro aversano, era giunta presso la ditta di olive Legorano di via Cascetta, zona periferica ai confini con la vicina Somma Vesuviana come sempre per acquistare alcune partite di olive. Con lui, ieri pomeriggio, anche il padre e il fratello. Giovanni Miraglia, stando alle prime ricostruzioni, avrebbe iniziato le manovre di carico della merce ma d’un tratto, per vicende ancora da chiarire, l’uomo è precipitato restando ucciso sotto il peso del montacarichi che stava utilizzando per sollevare i pesanti contenitori con quintali di frutti. Per il 35enne non c’è stato nulla da fare, nonostante i soccorsi la morte è avvenuta sul colpo, senza buon fine le manovre di rianimazione per i medici del 118 che hanno infine dichiarato il decesso del giovane. Sul posto in pochi minuti anche i carabinieri della locale stazione con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castello di Cisterna (al comando del Tenente Antonio Orlando), e i vigili del fuoco per effettuare i rilievi del caso. L’area è tutt’ora sigillata per consentire agli inquirenti della procura di Nola la ricostruzione dell’accaduto e stabilire cosa sia effettivamente successo ieri pomeriggio: se un guasto alla macchina, e dunque verificare in che condizioni fosse quest’ultima, o un’involontaria manovra della vittima. Al vaglio degli inquirenti quindi non si esclude nessuna ipotesi né la possibilità di iscrivere qualcuno nel registro degli indagati.
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