lunedì 25 Novembre 2024
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Si rinnova la tradizione della Zeza a Polvica – foto

POLVICA. Anche quest’anno, come si ripete dal 1920, a Polvica si è rappresentata la Commedia teatrale di strada risalente sorta nell’800 ed esportata dalla Sicilia.
Grande lavoro di traduzione fatta nella piccola frazione dal “siciliano” al “napoletano locale” , della commedia dalle persone del posto con l’intento di rappresentare l’epoca vissuta alquanto intrecciato, fatto di eventi non tanto facili da comprendere, liti, tradimenti che finiscono poi ad un accordo di pace e amore.

La Zeza portata avanti negli anni con rispettosa riservatezza e custodia degli atti recitativi, trova esplosione e successo in ogni interpretazione. Custodi delle tracce e scritti sono le generazioni degli anni 30/40 che nel 2000 dopo alcuni anni di sospensione hanno riproposto la recitazione riscuotendo ammirazione e successo dalla popolazione di Polvica e sono: Clemente “o filippon”, Antonio “e Botta Botta”, Clemente “o pittor”, Pasquale ‘o puluzziott”, Pietro “e pacchian”, Giacomino “o fraules” e il Maestro suonatore di fisarmonica il sig. Felice Biond di Cicciano.

Quest’anno la storia si ripete, la Zeza fa di nuovo scalo nella frazione con grande successo. Dopo tante prove e controprove nei pressi dell’abitazione della famiglia Vacchiano Pellegrino che oltre all’accoglienza dei nuovi e cadetti attori che anno mostrato talento e capacità elogianti nell’interpretazione della parti assegnate a contribuito anche al supporto logistico per il conseguimento della recitazione.

Parti assegnate: Don Nicola: Pellegrino Vacchiano; Zeza: Clemente De Luca; Vicnzella: Pietro Esposito; Pittor: Domenico Migliore; O Caurar: Domenico Migliore; O Surdat: Ciro Maione, e poi il maestro suonatore di fisarmonica il Sig. Paolino.

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