SOMMA VESUVIANA. Si era lamentato su Facebook del rumore molesto dei fuochi d’artificio che ogni sera venivano sparati in un ristorante vicino casa, il giorno dopo per tutta risposta il ristoratore lo ha inseguito e lo ha picchiato mandandolo in ospedale.
Storia paradossale quella vissuta, e puntualmente denunciata ai carabinieri, da un professionista sommese che sabato scorso è stato picchiato da un imprenditore semplicemente per aver fatto una battuta sulle continue “batterie” di fuoco sparate in un locale di Rione Trieste. Una rimostranza che in realtà lo accomuna a diversi altri residenti della zona che più volte si sono lamentati con i ristoratori perchè smettessero di sparare fuochi d’artificio ben oltre la mezzanotte. A far scoppiare questo ultimo caso una “batteria” che ha svegliato tutto il quartiere alle 2,30 di notte sabato 3 ottobre. Erano pronti a denunciare il tutto alle forze dell’ordine. Prima che ciò accadesse è avvenuta l’aggressione. Il professionista si trovava in auto con la moglie quando gli si è parato davanti il ristoratore, gli ha tagliato la strada, ed è sceso dalla sua vettura. A quel punto la vittima non aveva ancora capito quello che l’aspettava e sorpreso ha aperto il finestrino per cercare di chiedere all’uomo cosa volesse ed invece è stato raggiunto da una raffica di pugni, stonato dalle botte dalle quali, in qualche modo, aveva cercato di difendersi l’uomo si è voltato per capire se la moglie stesse bene e a quel punto ha ricevuto un colpo durissimo dietro alla nuca. Poi le urla la gente che è scesa in strada per aiutarlo, altri che hanno portato via il ristoratore che nel corso dell’aggressione ha più volte insultato la vittima rammentandogli che “per anni avete avuto sotto al naso la puzza dei polli e non avete detto niente e io non dovrei sparare i fuochi a mezzanotte?. Il riferimento ai polli è un altro dei problemi atavici del quartiere che ha lottato per anni con un allevamento. A causa dei dolori che avvertiva il professionista è stato poi accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola dove è stato visitato e medicato, per lui una prognosi di cinque giorni salvo complicazioni. Un episodio gravissimo che riporta l’attenzione su un fenomeno senza controllo. Somma è una città piena di locali e ristoranti, da qualche anno tutti hanno cominciato a sparare fuochi d’artificio ben oltre la mezzanotte senza tenere conto del pericolo e del disturbo che portano alla quiete pubblica.
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