SOMMA VESUVIANA – In una serata in cui l’incertezza sembrava farla da padrona alla fine sono stati i consiglieri comunali a mettere un punto fermo dimettendosi. Così, tra mille dubbi, si era aperta la seduta consiliare dove l’argomento del giorno erano appunto le dimissioni del sindaco (la cui lettera protocollata campeggiava in formato manifesto attaccata alle porte dell’aula consiliare) dopo due sospensioni della seduta per capire se si doveva discutere della decisione di Allocca, se si doveva proporre la sfiducia del primo cittadino o se i consiglieri dovevano semplicemente dimettersi alla fine ha prevalso la linea dettata all’inizio dell’assemblea dal capogruppo del Pd, Enrico Romano. I primi a dimettersi sono stati gli esponenti di Alleanza nazionale, poi l’Udc (che ha avuto per Allocca parole molto dure), il consigliere Mario Aliperta (nel frattempo si erano allontanati dall’aula sia la lista Cuore che Forza Italia) e poi è seguito il Pd, Rifondazione comunista, il Partito socialista, lo Psdi e infine l’Udeur. Una seduta che si è conclusa ben oltre la mezzanotte con l’unica certezza che Somma Vesuviana è dinuovo al voto. Il centrodestra che soltanto nel luglio del 2006 prometteva un cambiamento radicale della città ha fallito il compito. La parola torna agli elettori.
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