SAN VITALIANO. Rubavano le auto riuscendo ad attivare la centralina in meno di 60 secondi, così avevano portato a termine almeno 10 furti tra novembre scorso e marzo di quest’anno.
All’alba di oggi, però, i carabinieri della Stazione di San Vitaliano li hanno arrestati sgominando, di fatto, una banda criminale dedita ai furti di autovetture e conseguente estorsione con il metodo del così detto “cavallo di ritorno”. Tre persone sono state arrestate (due sono in carcere a Poggioreale, una ai domiciliari) per un’altra è stato disposto il divieto di dimora nel comune di Nola, si sono resi responsabili, a vario titolo, di estorsioni col “metodo del cavallo di ritorno”, di furti aggravati e di ricettazione di veicoli. Dieci i furti accertati e 3 estorsioni documentate grazie anche a pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed all’acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno permesso di accertare il modus operandi del gruppo criminale. Attività effettuate dai militari (guidati dal maresciallo Vinicio Pesapane) nel corso della loro indagine denominata “hi-tech thieves” poiché per rubare le auto i malfattori utilizzavano centralino vergine e apparecchio definito OBD che si collegava alla porta “One Board Diagnostic” delle vetture e così utilizzavano centraline clonate che garantivano la perfetta duplicazione dei sistemi elettronici di accensione degli automezzi, permettendo di sottrarle in pochi istanti. In tempi record, perpetravano furti di autoveicoli in strada e nei parcheggi del centro commerciale Vulcano Buono di Nola, occultandoli mediante la collaborazione di altri soggetti e formulavano poi la loro richiesta di denaro (dai 250 ai 2.500 euro) per la restituzione del mezzo alle vittime.
I furti accertati erano avvenuti a Scisciano, San Vitaliano, al Centro Commerciale Vulcano buono, Palma Campania, Somma Vesuviana, Piazzolla di Nola e Ottaviano. I veicoli sono stati tutti restituiti ai legittimi proprietari.
“L’operazione odierna”, commentano gli inquirenti, “costituisce un ulteriore risultato positivo raggiungo dall’autorità giudiziaria e dai carabinieri impegnati quotidianamente nella repressione dei reati predatori nell’area nolana”.
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