Le fiamme gialle del comando provinciale di Napoli hanno sequestrato oltre 60 reperti in ottimo stato di conservazione, di notevole interesse artistico, storico ed archeologico, risalenti al IV secolo a.c. A seguito di mirate indagini ed appostamenti effettuati dai militari della compagnia di Castellammare di Stabia, sono state eseguite, in contemporanea, due distinte perquisizioni domiciliari in abitazioni ubicate nei noti quartieri stabiesi “Cicerone” ed “Aranciata Faito”, che si sono concluse con il rinvenimento di anfore, piatti, ollette, vasi, coppa biansata, coperchi, oynichoe, cratere a campana, maschere, vasetti, mezzelune, lekythos a vernice, manici, ciotole, ed uno splendido affresco a fondo rosso con figure mitologiche di ingente valore artistico ed economico (secondo una prima stima vale circa 1 milione di euro).
I reperti erano conservati in modo accurato da parte dei responsabili e ben occultati all’interno delle abitazioni. Nel corso dell’intervento sono stati interessati i funzionari della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei in servizio presso l’Ufficio di Pompei che, dopo accurato esame, hanno fornito una dettagliata relazione dei reperti, confermando il notevole interesse artistico, storico ed archeologico, nonché l’ingente valore economico. Si tratta quasi certamente di reperti provenienti dagli scavi di Paestum, nel salernitano, e risalenti al IV secolo a.c. I due responsabili, un pensionato e una donna di 84 anni, sono stati denunciati a piede libero alla procura di Torre Annunziata, mentre i reperti sono stati sottoposti a sequestro.
La redazione
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