Sequestrata dai carabinieri il tratto di statale dove domenica notte hanno perso la vita tre persone in un drammatico incidente. Ieri mattina i militari della Stazione di Somma Vesuviana hanno disposto il provvedimento che è stato poi convalidato dalla procura di Nola. Per i prossimi 60 giorni, almeno, la strada statale della “morte” nel tratto che da Somma va ad Ottaviano Centro ed Ottaviano zona industriale sarà chiusa al traffico, così come chiusi saranno anche gli svincoli in questione. Un sequestro necessario per fare chiarezza sulla morte di Salvatore Di Palma, 69 anni, di Poggiomarino, Aldo Busiello, 18 anni e Gianni Cautiero 19 anni entrambi di Somma Vesuviana. In particolare i sessanta giorni saranno utilizzati per effettuare le consulente tecniche che dovranno accertare che tutto sulla strada in questione, in questo periodo oggetto di lavori per il raddoppio delle corsie, sia in regola. Verifiche che verranno svolte soprattutto sulle segnaletica verticale ed orizzontale, in alcuni tratti sembra che le linee di mezzeria gialle (tratteggiate proprio in via temporanea per causa del cantiere) si sovrappongano a quelle bianche che fissavano i limiti delle vecchie carreggiate. Generando confusione nell’automobilista ed inducendolo in errore, ma sono soltanto ipotesi che i tecnici dovranno avvallare o smentire, e solo al termine del tempo necessario alle verifiche. Intanto viene attuato il sequestro, per evitare che l’area venga modificata e per preservare lo stato dei luoghi, così com’era il giorno del drammatico indicente del 10 febbraio nel quale rimasero coinvolte tre vetture, portò a tre morti ed altri 5 feriti, di cui tre restano oggi ancora ricoverati in tre ospedali tra le province di Napoli e Salerno. Ad occuparsi dell’inchiesta, fin dal primo momento, i carabinieri di Somma Vesuviana guidati dal maresciallo Raimondo Semprevivo. La strada è interdetta agli automobilisti dal giorno dell’impatto, ma ora è stato disposto il sequestro che la chiude appunto per lungo tempo. Una chiusura che causerà non pochi disagi al traffico, già nei giorni scorsi i percorsi alternativi hanno ingolfato i centri urbani, ma sono necessari per venire a capo della tragedia. Soprattutto per evitare che altre se ne verifichino in futuro. Sul tratto considerato cantiere, dove appunto è stata realizzata una segnaletica gialla per allertare del pericolo, il limite di velocità imposto è di 40 chilometri all’ora. Un limite che però lungo la statale, che attraversa i paesi vesuviano congiungendo Napoli con Angri, difficilmente viene rispettato. Sorpassi azzardati e guida ad alta velocità sono alla base di molti degli incidenti che si verificano sulla 268. Motivo che ha portato nei giorni scorsi i sindaci di Somma Vesuviana, Raffaele Allocca, e Sant’Anastasia, Carmine Esposito, a paventare l’ipotesi di chiusura della statale e a presentare la richiesta di un incontro urgente al prefetto per discutere delle condizioni in cui si trova la statale. In particolare Esposito è stato perentorio, invitando anche gli automobilisti ad usare la massima prudenza mentre sono alla guida sulla statale 268. “Insisto”, ha affermato il primo cittadino anastasiano, “è necessario potenziare la messa in sicurezza, ad esempio con i tutor, aumentare la sorveglianza, accelerare i lavori di raddoppio della 268 e arrivare rapidamente nel tratto che interessa il nostro territorio. Grido agli utenti della 268: aumentate al massimo la prudenza nella guida. Io non mi stancherò mai di perseguire l’obiettivo di ottenere al più presto il raddoppio delle corsie”. Ora ci sarà tempo per riflettere, almeno in uno dei tratti più pericolosi.
Gabriella Bellini
DA METROPOLIS DEL 15 FEBBRAIO
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