Brusciano. Si è tenuto sabato scorso il convegno intitolato ‘Se ti conosco non ho paura di te ‘ numerosr sono state le persone presenti.
Un’illustrazione del tema delle demenze a 360° dove il sindaco avvocato Giacomo Romano ha più volte ribadito quello che è stato detto anche durante la campagna elettorale è cioè dell’impegno di fare diventare Brusciano “cittadella della disabilità”.
Il primo intervento tecnico del dottor Vincenzo Diego Bianco (geriatra neurologo responsabile raggruppamento geriatria e medicina clinica Bianchi ) che ha illustrato il quadro delle demenze. Bianchi ha fatto un “rimprovero” molti medici tuttologi. “L’Alzheimer non può essere curato da una sola persona, i medici di base devono essere informati in modo da indirizzare il malato ad un’équipe”. Insistendo sull’ importanza dello screen. “Il medico di base deve allertare il paziente e contattare gli specialisti ,importante creare rete di servizi al fine di assistere il paziente patologico ci deve essere un’importante è una buona comunicazione tra i medici infatti ribadisce che la sua più grande capacità è stata quella di far comunicare tra loro i medici inoltre insiste sull’importanza della riabilitazione motoria e cognitiva specializzata costante e seguita da un’équipe di specialisti”.
Lo psicologo Michele Carpi Nelli Mazzi ha illustrato l’importanza del piano educativo individualizzato per ogni singolo utente, ha affermato che attraverso un modello efficiente ed efficace che riunisce professionisti, politici, familiari e pazienti rendendoli un organismo unico al fine di creare consapevolezza di un problema comune che va affrontato insieme, ognuno nelle sue competenze. Il percorso ideale sarebbe compartecipazione alla diagnosi invito ad un’attenta analisi dei segnali di allarme nei pazienti esami strumentali tramite specialisti trasporti verso le strutture riabilitative. Illustra il modello dell’associazione Sama che predilige l’autonomia di gruppo mettendo insieme persone che compensano i propri deficit attraverso i punti di forza dei singoli in gruppo, seppur singolarmente, riescono a raggiungere gli obiettivi della vita quotidiana
Toccanti sono stati gli interventi di Maria d’Amore che ha definito Brusciano “una città accogliente e la sua voglia e tenacia di coordinare le attività che ogni giorno dedicano alle tante persone che bussano alla loro associazione”.
L’assessore Pina Liberti, ha ribadito l’importanza e la cultura del rispetto delle persone affette da demenze partendo dai più piccoli L’assessore ha dichiarato che “l’impegno dell’amministrazione è quello di contrastare con una politica sul territorio lo Stigma sociale che caratterizza la malattia e spalancare la strada per l’inclusione dei soggetti affetti da malattie degenerative sia giovani che anziani e soprattutto dei loro familiari”. Toccante in ultimo, ma non per importanza, la testimonianza di una giovane donna Stella Mele, moglie di un uomo affetto da demenza, la sua voce commossa ha ribadito l’importanza di un’assunzione di responsabilità dove ognuno, dai dottori alle istituzioni alle associazioni possano fare la loro parte affinché possa nascere un percorso di progettualità comune aprire strade e dare voce a chi molte volte una voce.
Ha concluso il convegno il sindaco l’avvocato Giacomo Romano che ha insistito su un modus agendi dell’amministrazione comunale, “Amministrazione operosa pronta ad aprire le porte grazie alla casa di comunità che offrirà servizi primari e necessari e sarà istituita a Brusciano”.
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