giovedì 19 Settembre 2024
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Scoperto il polittico della chiesa Annunziata di Marigliano

MARIGLIANO. Il polittico quattrocentesco della chiesa Annunziata di
Marigliano è ritornato al suo antico splendore. A togliere il drappo, che lo ha restituito alla comunità, dopo un attento e certosino lavoro di restauro durato oltre un anno, è stata la mezzosoprano Sonia Ganassi, madrina dell’evento. Ieri c’è stata la cerimonia di presentazione a cui hanno preso parte il vescovo di Nola Beniamo Depalma, e tutti i parroci del decanato tra cui don Pasquale Capasso, primicerio dell’insigne chiesa Collegiata “Santa Maria delle Grazie”. Presenti anche il consigliere regionale, Sebastiano Sorrentino, l’ingegnere Andrea Ciccarelli, lo storico Giovanni Villano, il cavaliere Guido Galdi e il professore Franco Trifuoggi. Tra i tanti altri ospiti illustri c’erano anche l’architetto Tulliano Carpino e l’ex funzionario di zona Luciana Arbace, attualmente soprintendente della Sardegna, persona capace e dotata di spiccato senso d’amore verso i beni culturali cosiddetti minori. A ricordo dell’evento la presidente del laboratorio artistico culturale don Carlo Carafa, Anita Capasso, ha conferito il premio Gallo d’Oro in memoria di don Carlo Carafa per la tutela e la salvaguardia del patrimonio demoetnoantropologico del territorio nolano e campano all’on. Gianfranco Nappi e all’architetto Tulliano Carpino. La soprintendente Luciana Arbace, una grande risorsa per il territorio, trasferita purtroppo in Sardegna, ha puntato l’attenzione sulla necessità di tutelare la cultura locale che rappresenta una grande opportunità di sviluppo e di rilancio socioeconomico. “Il mio più grande sogno -dice la dott.ssa Arbace- era di creare delle scuole d’arte e di restauro nel Nolano dando la possibilità alla gente di seguire i lavori in corso d’opera. Abbiamo visto che ciò suscita una grande curiosità e poi aiuta a sensibilizzare le coscienze sui concetti di tutela e di salvaguardia di un bene”. Un appello che è stato accolto dall’on Gianfranco Nappi:”E’ interessante questo concetto. Oggi è una data memorabile. A Napoli si ricordano le vittime della mafia, si ricorda don Peppino Diana e qui si inaugura un’opera religiosa straordinaria. I due eventi si incrociano per il fatto che entrambi dimostrano che c’è una rinnovata coscienza civica che reclama legalità e giustizia in ogni settore, anche in quello dei beni culturali”. A fargli eco la sociologa e giornalista Anita Capasso:”Questo di oggi è un evento straordinario che avviene in una città dove in questi anni c’è stato un accanimento spietato del mattone selvaggio nei confronti dei beni culturali locali. Speriamo di non vedere più chiese chiuse per mancanza di interventi: la chiesa del Purgatorio dove avveniva la cerimonia degli altari, la chiesa della Pietà e San Lazzaro, palazzo Nicotera e il complesso monumentale Antonia Maria Verna sono ancora off limits”. Don Pasquale Capasso precisa:”Fra un anno riusciremo a far riaprire palazzo Nicotera che è dei proprietà della chiesa Collegiata. Per gli altri monumenti rimandiamo alla prossima amministrazione che si insedierà”. E aggiunge lo storico Giovanni Villano:”In questi anni con Anita Capasso abbiamo presentato numerose denunce per frenare gli interventi di edilizia invasiva ricevendo minacce di ogni tipo. In alcuni casi siamo riusciti a far scattare le misure di salvaguardia, come per la necropoli sannitica di via Sentino, in altri no, come per palazzo Montagna abbattuto senza rispetto “. Il vescovo di Nola Beniamino Depalma continua:”E’ importante che questo territorio punti sulla cultura coinvolgendo anche i privati. Per restaurare ci vogliono fondi. La cultura risveglia le coscienze, la cultura è crescita della legalità, la cultura è rispetto verso l’ambiente, verso il creato. I cittadini devono ritornare a riappropriarsi della propria città, non devono essere gli altri a decidere per le sorti del territorio”. Presenti anche Antonio Esposito e Marco Casciello, entrambi fortemente impegnati per la promozione e la valorizzazione del territorio con materiale storiografico e fotografico.

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