SCISCIANO – Il giorno 28 Gennaio 2009, presso l’aula consiliare del Comune di Scisciano, il Sindaco formalizzava, nell’ambito di una conferenza stampa, la nascita del Piano di Insediamento delle attività Produttive su un’area di circa 120.000 mq. ubicata in località via Cerqua Sant’Antonio.
Alla cerimonia della firma del decreto sindacale, presenziavano l’assessore all’urbanistica, il presidente del consorzio, all’uopo istituito nell’anno 2004, nonché le forze politiche e gli imprenditori locali.
Gli Amministratori, nel loro intervento, evidenziavano i benefici sia in termini occupazionali, sia di sviluppo e di tutela dell’ambiente.
Il Segretario della locale Sezione del P.d.L., ing. Vincenzo Acerra, unitamente al Capogruppo Ciro Ambrosino, sottolinea che, anche in questo caso, i vertici delle Istituzioni locali hanno enfatizzato gli elementi positivi, rappresentando solo parzialmente i reali aspetti dell’avvenimento. Nulla, infatti, è stato definito nel protocollo sottoscritto con gli imprenditori, circa la risoluzione dell’annoso problema della bonifica dell’area altamente inquinata dallo stoccaggio di pneumatici, in parte bruciati da un incendio verificatosi da ormai troppi anni.
Gli esponenti del P.d.L., osservano, inoltre, che l’inquinamento dell’area, ben al di sopra dei livelli di soglia, veniva accertato e certificato dall’ARPAC durante gli svariati sopralluoghi effettuati sul suolo, a partire dal lontano 2003.
Si tratta della solita operazione di facciata – aggiunge l’avv. Antonio Castaldo componente del direttivo ed esperto in questioni giuridico-ambientali – dimenticando l’enorme lasso di tempo intercorso dall’avvio della procedura (anno 2004) ed il suo decollo, mentre, in comuni limitrofi, regolamenti ben più complessi sono stati approvati in tempi rapidi, con concreti vantaggi per la collettività.
Sono stati disattesi – conclude Pasquale Nardone candidato al consiglio comunale nell’ultima tornata elettorale – gli impegni pubblicamente assunti dalla compagine di centro-sinistra, in merito alle modifiche da apportare al piano originariamente elaborato, per salvaguardare le giuste esigenze degli artigiani, ed alle intese da concordare con le realtà ivi presenti e con gli Enti preposti per la definitiva risoluzione del problema delle gomme.
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