SCISCIANO – Scisciano non dimentica la “Giornata della Memoria”, in ricordo della Shoah. Teatro e cultura per rendere viva la memoria: La Carrozza d’Oro porta in scena “Terrore e miseria in una stanza” al Teatro Comunale di Scisciano il 28 gennaio.
Anche quest’anno per la Giornata della Memoria, in ricordo della Shoah nel suo 70° anniversario, l’amministrazione comunale di Scisciano, promuove una importante iniziativa “per non dimenticare”. Il 28 gennaio alle 10.30 presso il Teatro Comunale di Scisciano va in scena, per la regia di Pasquale Napolitano, lo spettacolo “Terrore e miseria in una stanza” una produzione dell’’associazione “La Carrozza d’Oro”.
“ Il lavoro – spiega il regista Pasquale Napolitano – nasce dall’incontro con l’opera di Brecht, dalle cui atmosfere ci siamo fatti suggestionare, con i suoni delle radio degli anni 30, con la necessità della memoria. Quella di Brecht – continua Napolitano – era un’operazione drammaturgica corale, episodica, che andava a mostrare, senza moralismi, la situazione politica della dittatura nazista negli stessi anni in cui avveniva. La nostra messinscena – conclude il regista – seguendo una personale linea drammaturgica elaborata attraverso improvvisazioni, si sviluppa seguendo l’idea di ricostruzione, di rinnovamento della memoria attraverso due spaccati di vita della borghesia ”.
Prendono parte all’allestimento dello spettacolo, Luana Martucci, Pasquale Napolitano e Chiara Borrelli per la Stanza, per la parte musicale, Alessio Malinconico, Filippo Marotta, Vincenzo Napolitano e Sabato Romano, mentre alla Radio la voce di Alfredo Giraldi.
Lo spettacolo, ad ingresso libero, è patrocinato dal Comune di Scisciano e prendono parte gli alunni dell’Istituto Comprensivo “A. Omodeo” e cittadini.
“I tragici avvenimenti di Parigi di questi giorni, i massacri in Nigeria ed in Iraq, compiuti in nome di un insensato fanatismo religioso e razziale – commenta Giovanna Napolitano, assessore alle Politiche Culturali – rendono la celebrazione della Giornata della Memoria di quest’anno non più e soltanto un doveroso omaggio alle vittime dell’orribile olocausto di ebrei e delle minoranze etniche europee compiuto dalla follia nazista nel Secondo Conflitto Mondiale, ma un momento di riflessione profonda per tutti noi sul futuro della nostra società ”.
“Un momento di sincera condivisione di sentimenti, senza se e senza ma, – sottolinea il sindaco Serpico – affinché possano affermarsi con sempre maggiore vigore quei valori di fratellanza, di uguaglianza, di equità sociale e di rispetto che soli, pur nella diversità delle etnie e delle religioni, garantiranno un mondo più giusto ed in pace”.
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