SAVIANO. Rapina alla gioielleria Acierno: due donne, zia e nipote, e un uomo arrestati ma la banda non è completa. Per ora in manette sono finiti Antonietta Cipollaro, 46 anni, Ciretta Gala,26 anni e Alessandro Pacifico, 23 anni.
I tre sono tutti di Napoli – Barra, San Giovanni a Teduccio – e fino al colpo in gioielleria messo a segno il 7 aprile scorso, l’unica incensurata era la rapinatrice 23enne. Ad inchiodare i malviventi sono state le telecamere: una serie di sequenze che, fotogramma per fotogramma, hanno immortalato l’intera scena, a partire dalla coppia – Ciretta Gala e Alessandro Pacifico – che suona il campanello della gioielleria – era la sera del 7 aprile, poco prime delle ore 20 – fingendosi clienti interessati all’acquisto di un anello. Invece, una volta dentro l’uomo estrasse la pistola e minacciò il titolare e sua figlia. Il gioielliere si ribellò ai delinquenti e per fortuna l’arma del rapinatore si inceppò e a quel punto questi si accanì sulla vittima colpendolo più volte alla testa con il calcio della pistola. Ma l’imprenditore non volle arrendersi e cedere a quei due balordi – nel negozio di oro e preziosi c’era anche sua figlia, terrorizzata – e riuscì ad aprire uno dei cassetti del banco dal quale prese l’arma da lui legalmente detenuta. Con la sua calibro 38 la vittima riuscì a mettere in fuga i rapinatori: esplose alcuni colpi per metterli in fuga. Il primo ad uscire dal negozio fu l’uomo: la sequenza del filmato mostra in modo chiaro il rapinatore uscire con l’arma in pungo e guardarsi intorno per cercare l’auto nella quale ad attenderli c’era Antonietta Cipollaro – una delle complici – e fuggire. Un istante dopo dalla gioielleria uscì Ciretta Gala, lei era ferita ad una gamba – il proiettile della calibro 38 le attraversò la coscia da una parte all’altra – si trascinava a stento ma alla fine la coppia riuscì a salire a bordo della Ford C-Max che li attendeva a pochi metri col motore acceso. Da qui, gli ultimi fotogrammi del sistema di videosorveglianza mostrano solo l’inizio di una folle corsa verso le vie del centro della macchina.
Le indagini dei carabinieri della locale stazione – al comando del maresciallo Antonio Femiano e il vice Michele Fusco – sono riuscite a stringere il cerchio nel giro di un mese attorno ai tre finiti in manette l’altra mattina: per zia e nipote, Antonietta Cipollaro e Ciretta Gala sono stati disposti dal tribunale di Nola gli arresti domiciliari, mentre per Alessandro Pacifico, arrestato a Volla, si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale. Le indagini – preziose le immagini delle telecamere e le impronte rilevate dalla scientifica sul luogo della rapina – non sono però concluse. A prendere parte al colpo alla gioielleria Acierno non furono solo i tre arrestati, non c’era solo la Ford C-Max ad attendere la coppia di rapinatori che entrò nel negozio: ci sarebbero altre persone coinvolte in quella vicenda e una seconda auto, una Wolksvagen che doveva servire in caso di bisogno come secondo mezzo di fuga. La Ford C-Max è stata ritrovata e sequestrata in seguito dai carabinieri di Saviano, i rapinatori avevano cercato di distruggerla. Non si escludono ulteriori colpi di scena sulla vicenda della rapina, che solo per puro caso – la pistola inceppata del malvivente – non finì in tragedia.
di Patrizia Panico
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