sabato 16 Novembre 2024
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Saviano. “ Nu’ bambiniello e tre San Giuseppe” della compagnia teatrale “ Raffaele Reppucci” di Marigliano

Saviano – Prima dell’inizio dello spettacolo vi è stata la presentazione dell’opera da lì a poco in scena, da parte della direzione artistica nella persona di Nicla Spiezia: nella sua lettura è stata ricordata una frase di Libero Bovio “ A Eduardo De Filippo affinché Napoli gli perdoni il suo grande impegno”.

Si potrebbe riassumere, in questo concetto, la filosofia della compagnia Reppucci di Marigliano nel proporre questa rappresentazione al pubblico. Nel teatro savianese è stata proposta una commedia di Gaetano e Olimpia Di Maio; un rappresentazione portata in scena dal gruppo teatrale “ Raffaele Reppucci” di Marigliano per la regia di Antonio Cerciello.

”Nu’ bambinillo e tre San Giuseppe” è stato presentato, in questa occasione, per ricordare il ventennale della scomparsa di una grande attrice di teatro, Luisa Conte. Quest’ultima fu tra i protagonisti, a suo tempo, di questa rappresentazione. Un gruppo teatrale, quello di“ Raffaele Reppucci” di Marigliano, che si formò nel 1970 e dopo alterne vicende ha partecipato, nel 1988 in poi, a rappresentazioni a carattere sacro.

In seguito la compagnia si è cimentata in diverse opere di autori vari: Petito, Scarpetta, Eduardo De Filippo, Viviani, fino a quest’ultima opera Di Maio. Sempre nell’anteprima dello spettacolo vi è stato l’intervento di Padre Josè Ignazio Blandon dei Missionari della Divina Redenzione che ha spiegato l’iniziativa di solidarietà in cui il gruppo è coinvolto infatti continua l’opera meritoria di padre Arturo D’Onofrio presso lo storico istituto di Marigliano, con la realizzazione della casa famiglia “ Anselmi” il centro di formazione ed il centro giovanile “ Padre Arturo”.

Grande consenso di pubblico che ha affollato la sala Auditorium per due serate consecutive . Una trama si svolge in un ambiente agricolo, una casa di campagna in un ambiente urbano di un piccolo paesino. La vicenda si svolge intorno agli anni 60 e si apre con l’arrivo in scena con tanto di valigia del personaggio di Filiberto interpretato da Ciro Esposito. Al centro della vicende scenica, una famiglia composta da genitori Pasquale Buttiglione e Lionora, interpretati da Antonio Cerciello lo stesso regista del gruppo teatrale e Rosalia Paone, e figlia.

Appunto la figlia, di nome Carmelina interpretata da Nicoletta Esposito, assume un ruolo di protagonista della vicenda; dalla sue vicende scaturisce tutta una serie di situazioni umane, comiche, grottesche. Partita per Roma per entrare nel mondo cinematografico e fuggire dalla monotonia quotidiana e provinciale si ritrova al centro di un fatto di cronaca visto da tutto il paese in maniera negativa e scandalistica. Durante le riprese cinematografiche vi è stata una breve sequenza hard. Ha un fidanzato di nome Giovannino interpretato da Enrico Maria De Angelis che si trova, al momento della vicenda scenica, in Germania.

È anche la storia di un dissidio generazionale tra una mentalità più antica legata a determinati valori, e una più moderna fatta di speranze e ambizioni artistiche. Nel piccolo paesino tutti hanno visto il film dello scandalo con tutte le conseguenze che ne possono scaturire; la famiglia in questione comunque cercherà di salvaguardare la propria onorabilità. La protagonista di nome Carmelina nello stesso tempo aveva intessuto rapporti con tre giovani del suo paese restando successivamente incinta: questa vicenda da il titolo alla commedia appunto “ Nn’ bambiniello e tre San Giuseppe”.

Come si nota ce ne sono due di troppo! Nell’epilogo un press agent che viene da Roma proporrà al personaggio di Carmelina una grande opportunità cinematografica; un contratto milionario con una serie di film affianco un personaggio, addirittura, come Marlon Brando. La valigia pronta per la partenza della ragazza già pronta per la partenza è ritrovata vuota, dopo una serie di eventi e imprevisti! È un segnale per i genitori, che capiscono o intuiscono forse le reali intenzioni della ragazza sognatrice sì di essere famosa nel mondo cinematografico, ma anche, in un certo senso bisognosa di affetto dei genitori e del suo ambiente familiare.

Pasquale e Leonora, in tal modo, partono anche loro per Roma con l’intenzione di ritrovare la loro figlia e riportarla alla vita semplice precedente. Su questa intenzione si chiude il sipario. Meritano citazione gli altri attori che compongono la compagnia: Roberto Rea, Antonio Manna, Sandro Barisano, Carmine Conelli, Marcello Esposito, Giovanni Monda, Francesca Mautone, Carmine Vaia, Alfonso Villano, Rosamaria Lombardi e Infine Antonio Passaro.

Egidio Osti

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