Saviano – Teatro Auditorium- Rassegna Festival Città di Saviano – XV edizione – In scena la compagnia “Teatr@arci” in “Quaranta… ma non li dimostra”, proposizione scenica per la regia di Felice Falco.
Il quinto appuntamento della stagione teatrale rassegna A propone il celebre testo di Peppino e Titina De Filipp: una commedia brillante dal finale amaro. La kermesse teatrale è promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Saviano, in collaborazione con Giovanni Palladoro, gestore del teatro auditorium.
Portare in scena un classico del teatro Napoletano, che ha per autori dei mostri sacri come i fratelli De Filippo, considerati tra i più grandi commediografi del xx secolo, può far tremare le gambe anche ai più affermati attori professionisti. La piece teatrale presenta aspetti di riflessioni ed è densa di situazioni ad alto impatto emotivo.
Fulcro della trama è la famiglia, tema caro ai De Filippo, con tutti i suoi attimi quotidiani. Pasquale Di Domenico, il capo-famiglia co-protagonista della storia (ruolo interpretato da Giuseppe Tufano), rimasto vedovo dopo la dipartita della sua consorte, vive con le figlie con le quali si scontra in un immancabile conflitto generazionale. Sesella, la prima figlia ormai quarantenne, rimasta assai vicino al padre per accudirlo, sembra non aver altri obiettivi nella vita che badare al genitore, così come prevedeva la mentalità e la morale dell’epoca (la commedia è ambientata negli anni ’50).
Sesella, ruolo affidato a Mariateresa De Stefano, vera e propria protagonista della vicenda, vive uno stato d’animo in costante opposizione con le altre sorelle che ostentano la loro condizione e i loro luminosi progetti futuri con i rispettivi compagni di vita.
Una moderna cenerentola dove le sorelle non sono cattive come nella favola, ma di una diversa mentalità distante dal modo di agire di Sesella, chiusa nel proprio mondo fatto – per sua scelta o per necessità familiare – di rinunce, sacrifici, faccende domestiche.
Il racconto si svolge in piena estate e a interrompere la quiete familiare è un gioco di equivoci, di illusioni date per certe e disillusioni amare. In scena si susseguono altri personaggi, tra cui: Bebè (Giovanni Aliperti), personaggio a dir poco stravagante, fidanzato con una delle figlie di Pasquale, o meglio “padre Pasquale” come è solito definirlo; un giornalista, Luciano Giacomelli, interpretato da Angelo Riccardo, che nutre un amore impossibile e disperato per una delle figlie di Pasquale.
Al tempo della dolce illusione, convinta di un improbabile fidanzamento col giovane giornalista, Sesella cambia carattere e mostra un lato negativo di se’, celato fino a quel momento: la donna cambia look e modo di vestire, mostra di credere nell’effimero di una vita agiata e in una condizione di modernità, di grande estasi, brillante e sognatrice, fantastica e patologica.
Il risveglio della realtà, di sogni infranti, non tarderà ad arrivare, mostrando la dura verità in una situazione di grande calma e commozione. Merita citazione il gruppo staff di Teatr@arci per il lavoro svolto di preparazione all’evento: Michele Falco, Gennaro Mauro, Salvatore Tufano, Carmela Cassese, Immacolata Tufano e infine Emma Crimi che si è occupata della fotografia. Completano il quadro degli attori: Michele Perretta, Antonio Romano, Diamante Montagna, Noemi Giugliano, Anna Cavallo, Giusy Rita Aliperti, Angelo Riccardo, Giovanni Aliperti, Enzo Mauro, Giuseppe Aliperti, Maria Sangiovanni, Mena Panarelli e Giovanni Falco.
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