giovedì 19 Settembre 2024
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Saviano, il rapimento anomalo di Antonio Buglione

DA METROPOLIS DEL 14 SETTEMBRE

Saviano. Un rapimento anomalo per dinamiche, territorio, protagonista. In provincia di Napoli è più consueto avere a che fare con casi di “Lupara bianca” piuttosto che con rapimenti con successiva richiesta di riscatto, ecco perché in molti si sono stupiti ieri mattina alla notizia della sparizione di Antonio Buglione, 54 anni, proprietario dell’Istituto di vigilanza privata “International security service”, istituto molto noto con decine di impiegati e, fino all’interdizione antimafia giunta dalla prefettura qualche mese fa, operativo in gran parte della provincia. Di lui si sono perse le tracce poco dopo le 20,30 fino a quell’ora era stato a giocare a carte nel circolo ricreativo “San Erasmo” che dista dalla sua abitazione poco meno di un chilometro, aveva salutato gli amici tranquillo come ogni sera e a bordo della sua Fiat Panda si era diretto a casa, in via San Liberatore, ma dalla sua famiglia non è mai tornato. Di lui da quel momento non si è saputo più nulla. Nella notte uno dei cinque fratelli di Antonio Buglione, Carlo, ha ricevuto una misteriosa telefonata in cui uno sconosciuto interlocutore chiedeva un riscatto di cinque milioni. L’uomo ha
dato l’allarme, in seguito al quale i carabinieri hanno trovato la sua auto in una strada non molto distante da dove abita in via Abate Minichini nella zona industriale di Saviano dove ci sono alcune aziende e ditte di calcestruzzi, una zona che Buglione, che la mattina presto amava correre probabilmente frequentava proprio per praticare il suo hobby sportivo in piena tranquillità.
Finora sulla dinamica nulla è certo, gli inquirenti mantengono il massimo riservo. In un primo momento si era parlato di un commando armato che aveva prelevato l’uomo sotto casa, ma poi il ritrovamento dell’auto in un luogo diverso non ha dato certezze in tal senso, anche se gli investigatori stanno utilizzando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti nei dintorni dell’abitazione, che è contigua alla sede dello stesso istituto di vigilanza della famiglia.
Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna coordinati dalla Procura di Napoli. Nel corso della giornata di ieri Il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, si è più volte riunito con il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo (che coordina le indagini della Dda relative alla zona del Nolano) ed alcuni sostituti. Lepore si è limitato a confermare che “tutte le piste vengono battute”. A questo punto diverse potrebbero essere le ipotesi, non si esclude la criminalità organizzata né che a compiere il rapimento siano state persone cui l’imprenditore deve consistenti somme di Nei mesi scorsi, infatti, quando l’istituto di vigilanza “La Gazzella”, del senatore del Pdl Vincenzo Nespoli, è finita in un’inchiesta giudiziaria Buglione ne ha rilevato le commesse milionarie impegnandosi, però, ad assorbirne i dipendenti, circostanza che però non si era realizzata suscitando malumori tra le guardie giurate. Da quando la società di famiglia era “congelata” Antonio Buglione non era apparso demotivato, ma anzi sereno a chi lo conosceva. Prima di sparire stava organizzando, con gli amici del circolo, la “Sagra della Focaccia” in onore di sant’Erasmo che è fissata per questo fine settimana, e anche la mattina della scomparsa, come sempre negli ultimi mesi era andato a correre. Fratello del sindaco di Saviano, la docente Rosa, non si era mai dato alla vita pubblica, anche se persona cordiale e affabile. Primo ci cinque figli, con lui lavorano anche i fratelli Carmine e Carlo, mentre Felice è imprenditore nel settore delle Bomboniere, era un punto di riferimento per tutta la famiglia. Ecco perché il suo rapimento sembra strano. Se i soldi erano l’obiettivo dei rapitori perché non rapire una delle figlie dell’uomo, o uno dei suoi fratelli. Per tutti Antonio è il fulcro della famiglia, lui quello che avrebbe potuto risolvere ogni problema. Il fatto che a mancare sia proprio lui destabilizza non poco.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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