martedì 26 Novembre 2024
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Saviano, “Il Natale di casa nostra” IV edizione al Teatro Auditorium

Per l’occasione la compagnia teatrale G.A.D. Radici ha presentato
“Cravattari” di Fortunato Calvino regia di Pasquale Manfredi
Saviano .

Manifestazione, di beneficenza, presso il Teatro Auditorium di Saviano. Il ricavato, 1200 euro, è andato a favore della fondazione di Don Luigi Merola “ A’ voce d’e Creature”. L’Associazione ‘Il Mosaico’ da anni si occupa di supportare la famiglia, assistere i meno abbienti e valorizzare il ruolo dei rapporti familiari per prevenire le devianze sociali attraverso modelli positivi carichi di valori etici. Testimonial della serata è stato lo stesso Don Luigi Merola.

Don Luigi Merola, che si è stato accolto e presentato anche con un breve filmato proiettato su di uno schermo gigante del teatro, che illustrava brevemente la sua esperienza di vita, è un noto sacerdote e scrittore, per il suo impegno civico e in particolar modo per la sua opposizione alla criminalità.

È noto che è Specializzato in Teologia Spirituale presso la facoltà Teologica dell’Italia meridionale “San Luigi”, è assegnato, come prima destinazione nella Parrocchia di San Ludovico d’Angiò, in Marano di Napoli in qualità di Viceparroco. Qui ha portato avanti un folto gruppo di Azione Cattolica, e organizzato con i giovani l’assistenza serale ai senza dimora della stazione centrale di Napoli. La sua attività è rivolta, specialmente ai bambini, che hanno la parrocchia come unico punto d’unione. Si laurea e si specializza in Scienze Sociali presso l’Università degli Studi “G. Marconi” in Roma.

Il periodo di permanenza a Forcella, si ricorderà, è stato segnato dal tragico evento, avvenuto nel 2004, dell’uccisione di una ragazzina, Annalisa Durante. Vari eventi portano all’assegnazione della scorta. Don Luigi Merola ama definirli: “i miei angeli terreni”; alla domanda del presentatore come si vive sotto scorta, ha risposto: “in famiglia!” “Si vive come una famiglia!” “Gli agenti della scorta divengono, una sorta, di missionari dato le funzioni religiose cui devono, necessariamente, assistere!”, ha ammesso con un senso di quasi composto umorismo.

Don Luigi ha descritto la sua situazione in un suo primo libro, “Forcella tra inclusione ed esclusione sociale” edito da Guida. Nel 2007 trasferisce il suo impegno a Roma: il Ministero dell’Istruzione, lo nomina Dirigente dell’Ufficio III presso la Direzione per lo Studente con l’incarico di promuovere la legalità in tutte le scuole. In seguito gli è assegnato un incarico di studio per la promozione della legalità nelle scuole. Il 14 dicembre 2007 a Napoli, per l’appunto, fonda la Fondazione di recupero minorile “’a VOCE d’è CREATURE”. Interpreta se stesso nel film di Antonio Capuano “L’amore buio”, in una scena in cui tiene un discorso al carcere minorile di Nisida.

Nel marzo 2010 è nominato consulente a titolo gratuito della Commissione Parlamentare Antimafia. Ha pubblicato nell’aprile 2011 il II libro dal titolo “Il cancro sociale: la Camorra” edito da Guida Editore. È importante, ha affermato Don Luigi Merola, sul proposito di combattere la criminalità, “procedere con la denuncia e il non farsi schiacciare dalla paura: è l’unica strada possibile!” La serata era iniziata con una rappresentazione teatrale, per opera del gruppo G. A. D. Radici di San Vitaliano che hanno messo in scena un testo dal titolo “ Cravattari” di fortunato Calvino. Un’opera teatrale adatta al tema trattato: una drammatica rappresentazione per introdurre l’argomento e per riflettere maggiormente.

Una cruda rappresentazione dell’odioso crimine che imperversa nella nostra società da anni. Ha affermato la presidente dell’associazione “ Il Mosaico” Rosa Sommese: “Solo con la solidarietà possiamo tutti insieme sconfiggere questo delitto alla persona che distrugge la dignità umana e disgrega il tessuto connettivo della nostra comunità.” Ha proposito di un generico discorso sulla famiglia ha inoltre precisato, al termine del suo breve dialogo: “ se la famiglia è sana anche la società sarà sana!”. Verso la fine della manifestazione vi è stata anche la testimonianza di un’associazione, proveniente da Mondragone, che ha raccontato, tramite un suo rappresentante, sinteticamente, la propria esperienza sul tema dell’usura.

Dopo l’estrazione a premi con dei cesti natalizi, alla serata ha partecipato la giovane promessa della canzone italiana Luca Napolitano, un giovane savianese che si sta particolarmente distinguendo nel mondo dello spettacolo.

Autore/Fonte: Antonio Romano

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