venerdì 20 Settembre 2024
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Sant’Anastasia:incentivi alle piccole imprese

SANT’ANASTASIA. Impulso al commercio attraverso incentivi a giovani imprese: 100mila euro a fondo perduto messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale per favorire la nascita di nuovi punti di ristoro e ritrovo. Un apposito regolamento di Consiglio Comunale (delibera del C. C. n° 38 del 28/05/2008), una delibera di giunta (n. 259 del 10.07.2008), che ha disciplinato le procedure per la concessione di contributi alle piccole nuove imprese commerciali e una determinazione del servizio commercio (n. 975 del 4.11.2008), hanno reso possibile la pubblicazione del bando per concedere un contributo di € 15.000,00 a circa 6 o 7 nuove ditte esercenti in particolare l’attività di somministrazione alimenti e bevande al pubblico. L’area da incentivare è stata individuata nell’intero territorio comunale e per questo è stata stanziata – per l’anno 2008 – una spesa di € 100.000,00 utilizzando residui del 2003, da erogare sotto forma di contributi a fondo perduto a favore di piccole imprese nate sei mesi prima del bando o, comunque, prima del termine di scadenza fissato per il 15 febbraio 2009, che hanno sede nel Comune di Sant’Anastasia e che hanno aperto o intendono aprire una unità operativa nel territorio del paese. Le piccole imprese commerciali partecipanti dovranno essere ditte individuali, società di persone e società a responsabilità limitata, oppure cooperative di sole persone, con sede legale e unità operativa nel Comune di Sant’Anastasia, regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Napoli.
Le imprese già costituite nei sei mesi prima della pubblicazione del bando devono essere in possesso delle iscrizioni Inps- Inail- Ufficio Iva. Le imprese, nate nel termine di scadenza del bando, se non in possesso dell’iscrizione, dovranno presentare copia conforme dell’istanza di iscrizione e dichiarazione d’impegno ad iscriversi nei termini di legge presso INPS-INAIL e Ufficio IVA. L’entità del contributo erogabile è stato fissato nella percentuale del 20% delle spese ammesse al finanziamento e, comunque, nel limite massimo di €15.000,00.
I soggetti interessati devono presentare una domanda di richiesta contributo in carta semplice corredata di autocertificazioni e delle documentazioni possedute.
Le domande di contributo, indirizzate al Comune di Sant’Anastasia- Sportello Unico Attività produttive, P.zza Siano,2,80048 Sant’Anastasia dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo, ubicato a p.zza Siano, n. 2, piano terra, esclusivamente a mano, entro e non oltre le ore 12.00 del 15 febbraio 2009.
Una apposita Commissione verificherà la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi, la fattibilità del progetto e la sua congruità. Al progetto sarà attribuito un punteggio massimo di 35 punti, sulla base di criteri di fattibilità e congruità (max punti 25) e di ricaduta occupazionale ( max punti 10 di cui punti 2,5 per ogni addetto assunto).
Il bando e la domanda sono consultabili presso l’Albo Comunale e sul sito internet dell’Ente, www.comunesantanastasia.it.
“Il ruolo di assessore alle attività produttive e di rappresentante dell’amministrazione comunale mi permette di affrontare problematiche che sono sotto gli occhi di tutti, per cercare di far recuperare terreno al nostro paese, che, fino a pochi decenni fa, era tra i leader del circondario vesuviano, sia dal punto di vista commerciale, urbanistico e culturale, sia come polo di aggregazione giovanile non solo per la gioventù locale, ma anche per quella dei paesi vicini. Non è bello vedere il proprio paese spento e rassegnato ad essere fanalino di coda – dice l’assessore Pasquale Miniero – rispetto a territori a noi confinanti, per cui è logico impegnarsi per il suo sviluppo e per far crescere tutti i tipi di attività che producono lavoro, aggregazione sociale e, quindi, benessere. Le piazze e le strade sono dei cittadini, quindi anche delle piccole-grandi imprese che lì lavorano. Il mio intento è quello di tutelare e favorire lo sviluppo di tutte le piccole, medie e grandi imprese, agevolando anche la nascita di imprese che rilancino le attività produttive. E il contributo a fondo perduto a loro favore vuole essere una spinta a investire in paese, con attività che rispettino la sua vocazione turistica, l’abbelliscano e abbiano una ricaduta positiva sulla collettività. C’è bisogno di dare nuova linfa vitale ai piccoli esercizi e offrire l’opportunità alla nostra gente di ritrovarsi in luoghi familiari e confortevoli”.

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