Sant’Anastasia. Un sorteggio deciderà la persona da candidare al consiglio comunale alle elezioni di marzo, e sempre la sorte stabilirà con quale candidato sindaco schierarsi. A muoversi così è il neonato movimento “Decidiamo Insieme”, che qualche settimana fa aveva ipotizzato la possibilità di correre da soli alle amministrative con il giornalista Franco De Rosa come leader, tramontata quell’ipotesi ora la decisione viene comunicata su Facebook (il social network dove il gruppo è nato). “Il Movimento ha apprezzato le offerte di partecipazione che sono arrivate”, spiega De Rosa in una nota, “dai candidati sindaco Giovanni Barone; Carmine Esposito, Paolo Esposito, da “la Destra” e dai Socialisti per Napoli. In tal senso il Movimento ha deciso che, essendo tutte le proposte degne di attenzione, la scelta di una eventuale partecipazione con idee ed una candidatura a consigliere comunale di un rappresentante del Movimento stesso non può prescindere da due considerazioni fondamentali. Il Movimento non ha colore ideologico nè partitico ma fonda nel concetto di cittadinanza attiva un nuovo e vero modo di partecipazione alle scelte per la cura del bene comune. I candidati a sindaco che si prospettano essere in competizione per le prossime elezioni, pur essendo persone degne di stima e di attenzione non rappresentano l’esigenza cruciale e quel segnale forte che il paese doveva avere. In questa direzione, il Movimento ha votato alla unanimità che sarà presente alle prossime elezioni con un candidato al consiglio comunale.
Il suo nome sarà scelto, tra gli iscritti al Movimento “Decidiamo Insieme” per pubblico sorteggio. Come per pubblico sorteggio sarà deciso con quale dei candidati a sindaco che si proporranno e quindi a quale coalizione, da indipendente, il nostro rappresentante chiederà candidatura”. Una scelta che non è stata condivisa da tutti, proprio sul social network sono arrivate alcune critiche alla decisione di lasciar decidere al fato qualcosa di così importante. E il giornalista De Rosa ha chiarito la posizione del movimento. “A Sant’Anastasia non è in gioco l’ideologia”, ha detto, “Io non ne ho nessuna. La mia libertà di pensiero mi porta a valutare, dal piano nazionale a quello locale, i singoli gesti, le parole, i pensieri, le azioni di chi si è occupato e si vorrà occupare o preoccupare del “bene comune”. Ci voleva, in ogni schieramento, un cambio generazionale, un segnale forte. Ci voleva che quel gruppo dei soliti nomi (tutti degni di stima e di attenzione) doveva fare spazio ad altre persone. Non è stato così. Quindi, poichè meritano tutti il rispetto e la stima e poichè i programmi saranno tutti uguali è stato saggio e “provocatoriamente” intelligente non decidere, non scegliere nessuno se non i dieci principi che fondano il Movimento. Ma affidare ad sorteggio “cieco” la direzione futura, il posto dal quale rappresentare le idee di un Movimento così fatto”.
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