giovedì 26 Dicembre 2024
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Sant’Anastasia, travolto da un’auto muore un 40 enne

Sant’Anastasia. Una tragica, mortale fatalità. Questo è in sintesi quanto è accaduto nella mattinata di ieri al povero Ciro Passeretti, l’ultimo nome da inserire nella lugubre lista dei decessi avvenuti sulla SS 268, la statale conosciuta come “la strada della morte” che costeggia il Vesuvio e che collega la periferia di Napoli ad Angri. Una lista che è al quarto nome in meno di una settimana. E forse ciò che rende ancora più drammatica la “settimana nera”è il fatto che nessuno abbia mosso un dito per fermare la mattanza. Ciro Passaretti, che ad aprile avrebbe compiuto 40anni, come ogni mattina si stava recando al lavoro presso i “Giardini di Villa Giulia”, il complesso che si trova di fronte la chiesa di Madonna Dell’Arco a Sant’Anastasia. Qui vi era arrivato qualche mese fa. Erano circa le 6 del mattino e stava percorrendo come al solito la SS268 in direzione Napoli. Aveva da poco lasciato sua moglie, incinta di sette mesi, ed il figlio nella sua casa di Saviano nella quale si era trasferito qualche anno fa. Era giunto poco dopo lo svincolo di sant’Anastasia, nei pressi della stazione di servizio della Q8. Ad un certo punto, per motivi ancora da accertare, ha tamponato con la sua Renault Clio una Chevolet Matiz ferma a pochi centimetri dal guard rail della SS 268. L’impatto non è stato violento tanto che l’uomo è sceso dalla sua utilitaria per controllare i danni che aveva provocato all’auto in sosta. Questo gesto gli è stato fatale. Si perché nella sua stessa direzione viaggiava, a bordo di una Opel Corsa, C.B ., un 42enne, che non è riuscito ad evitare l’impatto con il povero Passeretti il quale è stato scaraventato al suolo. Per quest’ultimo non c’è stato nulla da fare, la morte è sopraggiunta sul colpo ed a nulla è valsa l’opera di primo soccorso prestatagli da alcuni passanti prima e dall’ambulanza poi giunta sul posto. Male è andata anche all’investitore il quale è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Santa Maria della Pietà di Nola dove si trova ricoverato in prognosi riservata. Intanto gli uomini del Nucleo Operativo Radiomobile dei carabinieri di Catsello di Cisterna, guidati dal capitano Orazio Ianniello, stanno cercando di ricostruire la vicenda. Gli investigatori hanno infatti in mano le riprese effettuate dalle telecamere del distributore di benzina che avrebbe catturato l’intera scena. E dai primi rilievi risulterebbe che la Matiz ferma sulla statale fosse stata rubata ad un cittadino napoletano il quale, proprio nella mattinata di ieri, aveva sporto denuncia presso un commissariato di polizia partenopeo. Intanto il traffico, per tutta la mattinata di ieri, è stato dirottato dai vigili urbani di Sant’Anastasia su altre uscite. Giusto il tempo di permettere ai vigili del fuoco di rimuovere, dalla “strada della morte”, le vetture coinvolte in questa ennesima tragedia.

Gaetano Di Matteo

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