lunedì 16 Settembre 2024
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Sant’Anastasia, nell’ex macello una scuola superiore

SANT’ANASTASIA – Da discarica a luogo di insegnamento. E’ questo il destino che attende l’ex macello comunale di Sant’Anastasia: trasformarsi nell’ampliamento dell’Istituto tecnico statale “Luca Pacioli”. Negli ultimi anni è stata affidata all’Amav, la società di multi servizi che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. Ed è stato utilizzato proprio come deposito per i rifiuti ingombranti, negli ultimi mesi poi è diventato stracolmo. Una situazione che alcuni dei residenti hanno segnalato, facendo notare come più che ad un deposito somigli ad una discarica a cielo aperto. Adesso a porre rimedio arriva la proposta del sindaco Carmine Pone: quella di trasferire la struttura sotto le competenze della Provincia affinché possa utilizzarlo come sede del Pacioli. “Sono ben consapevole che il macello si deve pulire”, dice il sindaco, “l’Amav mi aveva chiesto di attendere fin dopo dicembre per una questione di conteggi relativi ai dati della differenziata, anche per una semplice pulizia extra noi rischiamo di perdere i buoni risultati raggiunti. Gli ingombranti che occupano ora il macello saranno comunque rimossi, ma per quella struttura abbiamo pensato a ben altro uso. Ho già parlato con Angela Cortese (assessore provinciale all’ Edilizia e Pianificazione Scolastica, ndr) che ha accolto con interesse la nostra proposta, noi vorremmo che in quegli spazi sorgesse un’altra ala dell’istituto tecnico, questa sarebbe l’occasione ottimale per risolvere in una sola volta più di un problema. Attualmente la scuola superiore occupa oltre allo stabile di via Europa, altri due edifici, uno in via Primicerio per il quale paga 80mila euro annui di affitto, e l’altro a piazza Sant’Antonio che costa 35mila euro all’anno. Soldi pubblici che la Provincia potrebbe risparmiare costruendo un’altra ala della scuola. In questo modo poi riusciremmo a tenere i ragazzi tutti nello stesso istituto e con spazi più idonei alle loro esigenze di apprendimento”. Anche l’area dove sorge attualmente il Pacioli è stata recuperata e restituita alla città più di dieci anni fa. All’epoca ad interessarsi affinché quella che era un’ex fabbrica diventasse una scuola superiore fu l’ex consigliere provinciale di Rifondazione Comunista, Franco Maranta con la collaborazione del sindaco di allora Mario Romano. Oggi stessa sorte toccherà al macello, una struttura edificata alla fine del 1800, per essere utilizzata proprio come macello degli animali destinati alla cucina, fu chiusa negli anni ottanta durante l’Amministrazione dell’ex primo cittadino Antonio Manno. Allora, infatti, la sua dislocazione, su quella che poi è diventata viale Europa, divenne inopportuna perché troppo vicina al centro abitato, una chiusura che portò anche alcuni dipendenti a restare senza lavoro. Da allora negli anni è stato simbolo del degrado cittadino, prima divenne un centro sociale occupato, fino a quando un incendio non costrinse i ragazzi a rinunciare a quella sede, e poi affidato all’Amav che l’ha riempito di robacce inutili. Oggi si avvia al suo recupero.

FOTO DI CIRO COLOMBRINO

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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