sabato 23 Novembre 2024
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Sant’Anastasia. Interventi per lo sviluppo, istituito osservatorio per il turismo

Sant’Anastasia. Interventi per lo sviluppo in linea col programma amministrativo, osservatorio turismo

Lo sviluppo del turismo locale si avvale, per volere dell’Amministrazione, di un nuovo organismo di collaborazione: l’Osservatorio di studio per lo sviluppo del Turismo.
Lo scopo dell’amministrazione del sindaco Lello Abete e dalla Giunta è quello di avviare una ricognizione degli obiettivi indicati nel programma elettorale al fine di verificare il loro stato di attuazione a circa un anno dalla conclusione del mandato amministrativo.
Il nuovo organismo è formato dal Presidente Antonio Cennamo e dal componente Angelo Borrelli, cittadini con competenze esterne all’Ente, che, gratuitamente, possono contribuire a realizzare le seguenti attività: promozione di interventi anche al fine del reperimento di fondi regionali, nazionali e/o europei per un maggiore sviluppo turistico del territorio, dell’imprenditoria locale e giovanile, che possano servire come volano per la crescita turistica del territorio. Organizzazione di progetti, convegni, seminari, corsi e manifestazioni anche in collegamento con altri Enti a vario titolo coinvolti e l’avvio delle procedure per la proclamazione di Sant’Anastasia quale “Città Mariana”.
Il turismo unitamente alla cultura sono considerate anche in Europa tra le attività economiche più capaci di creare crescita e occupazione per i privati, gli operatori e gli Enti pubblici, specialmente programmando progettualità in grado di valorizzare le peculiarità e le risorse turistiche del territorio. Creare una rete di rapporti in loco, una collaborazione pubblico-privato è attualmente essenziale per una reale e, probabilmente, duratura crescita economica e turistica.

“In anni di lavoro mi sono reso conto che viviamo in un territorio che ha molto da offrire dal punto di vista turistico, per la posizione strategica del paese molto vicino a luoghi notoriamente attrattivi e dal punto di vista turistico-religioso per la presenza in loco del Santuario della Madonna dell’Arco, noto in tutto il mondo, nonché per i reperti archeologici, i luoghi e i personaggi storico-religiosi ed il monte Somma, con le sue sorgenti ed i prodotti tipici, inserito nel Parco Nazionale del Vesuvio. Non tutti sanno che a Sant’Anastasia non si registra solo un turismo mordi e fuggi collegato al Santuario, ma vi è un turismo stabile che arriva anche a 1500 presenze mensili, in particolare scolaresche provenienti dalla Francia e varie categorie di adulti (quadri di aziende, operai, commercianti) provenienti dalla Turchia. Accettando la nomina di Presidente della Consulta del turismo – dice Antonio Cennamo – sono cosciente che occorre implementare il rapporto con gli operatori locali, ma la cosa che ritengo più importante è partire dalle scuole: è opportuno abituare i ragazzi a conoscere e frequentare le risorse del nostro territorio, in modo tale che da adulti potranno collaborare o investire nel turismo. Un primo obiettivo potrebbe essere quello di far nascere un’associazione di commercianti, puntando a fare squadra per creare e cogliere varie opportunità che possono immediatamente portare al raddoppio delle presenze turistiche mensili. Se, poi, si realizzano vari percorsi turistici locali, intorno al Santuario e intorno al centro storico, allora, ad esempio, sarà possibile fare capire alle scolaresche, con una sosta ed un buffet alle sorgenti olivella, che i prodotti esposti sono frutto della terra che stanno calpestando e penso al pomodorino, all’uva ed al vino catalanesca, al nocino, alle confetture realizzate a Sant’Anastasia con i nostri prodotti tipici di ottima qualità, oppure ai prodotti caseari, con una visita guidata nelle aziende locali, che vengono esportati ed apprezzati all’estero.

“Abbiamo un nuovo organismo a supporto dell’Amministrazione, che crede nell’utilità delle reti di collaborazione Ente pubblico-privato, ed abbiamo proposto al neo-presidente dell’osservatorio turistico – spiega il sindaco Lello Abete – di interagire con noi per attingere alle risorse economiche che la Città metropolitana, la Regione, lo Stato e la Comunità Europea mettono a disposizione per lo sviluppo dei territori di tutti i comuni, nonché per dare un impulso costruttivo all’indotto turistico-religioso già consolidato da anni intorno al Santuario di Madonna dell’Arco, che ha fatto conoscere il paese come territorio mariano”.

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