DA METROPOLIS DEL 13 LUGLIO
Sant’Anastasia. Una bomba ecologica che deve essere rimossa, se non lo si farà in tempo denuncerò tutti alla procura”. Diretto il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito, parla a pochi minuti dalla riunione che ha tenuto, tra gli altri, con Arpac, Ente Parco, Autorità di Bacino, carabinieri, corpo forestale dello Stato oggetto dell’incontro lo stato in cui versano i regi lagni presenti sul territorio anastasiano. A far scoppiare il caso il fetore che per due giorni ha riguardato alcuni tratti degli alvei (via Coscialonga Ponte di Ferro, via Somma) e che ha richiesto un intervento urgente. “Sono stato sul posto”, aggiunge Esposito, “oltre al tremendo odore nei letti degli alvei vi era un liquido non meglio identificato. Se le autorità preposte non intervengono a fare la pulizia degli lagni e la loro messa in sicurezza procederò io con un’ordinanza ‘in danno’ e contestualmente denuncerò tutta alla Procura. Viviamo nell’assurdo, non possiamo costruire, non ci sono fabbriche dicono che il nostro futuro dipende dal turismo o eppure ci è impedito di vivere il territorio. Lo Stesso ente Parco è inutile e il presidente Ugo Leone si dovrebbe dimettere per creare un caso politico. Trenta anni fa potevano arrivare a piedi sull’Olivella trascorrerci una bella giornata, oggi a causa di frane e spazzatura è impossibile persino per un fuoristrada arrivare in montagna. Sono pronto a chiamare tutti alle proprie responsabilità”. Il sindaco ha spiegato anche gli interventi straordinari che il Comune ha dovuto avviare per tenere pulita la città. “Abbiamo speso già oltre 80mila euro in tre mesi di governo”, aggiunge il leader del centrodestra locale, “Vi erano cumuli di rifiuti e persino dell’amianto in strada. Siamo intervenuti in via Casaliciello, via Cigiliego, via Luca Giordano dove addirittura un tratto di strada era chiuso dall’immondizia, la gente dava per scontato che da li non si passava. Ora punteremo alla sorveglianza del territorio, ma anche all’educazione degli anastasiani per il rispetto dell’ambiente. Abbiamo per questo avviato anche un servizio extra di spazzamento delle strade che viene effettuato di pomeriggio, ma ognuno di noi deve fare la sua parte e capire che siamo tutti custodi del nostro paese”. Altra nota dolente l’Amav. L’azienda municipalizzata che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti, per il quale il centrodestra in campagna elettorale aveva previsto lo scioglimento. Un’ipotesi, che dice ora Esposito sarebbe improponibile perché andrebbe a solo danno dei cittadini. “I debiti dell’Amav aumentano di anno in anno ed il Bilancio che ci hanno presentato è falsato”, commenta, “ci hanno detto di avere un passivo di soli 100 mila euro eppure sono almeno di due milioni e mezzo di euro. Negli anni le amministrazione comunali non hanno avuto il coraggio di sciogliere l’Amav per questioni clientelari. Io non ho voluto approvare il Bilancio, e non ho voluto portare i libri in tribunale per il fallimento perché il Comune è l’unico socio e quindi deve prendersi per intero le responsabilità della società. Ora abbiamo fatto il nuovo Cda (nominato proprio ieri pomeriggio, ndr) e ho chiesto ai nuovi componenti di darmi risultati concreti in pochi mesi. Due cose mi stanno a cuore: non voglio interrompere il servizio di raccolta e voglio tutelare il personale (41 dipendenti, ndr)”. Il Nuovo Cda dell’Amav è composta da Saverio Abete, avvocato che è il nuovo presidente, l’amministratore delegato è Clemente Lionetti, Francesco Cervo avvocato, e poi nel collegio sindacale il presidente è Roberto Pugliamo e i componenti Mariano Caserta e Maria La Gatta.
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