“Vaneggiamenti a cui il sindaco Esposito incautamente si è abbandonato nel corso dell’ultimo consiglio comunale contengono alcune gravi notitiae criminis”, e non solo. Se, infatti, la sezione cittadina dell’Udc si baserà su questi elementi per presentare un esposto alla Procura di Nola contro Carmine Esposito, il consigliere comunale Giorgio De Filippo ha deciso di denunciarlo per le accuse che si è sentito rivolgere nella famosa assemblea consiliare.
“Se non l’ho fatto finora”, commenta De Filippo, “e perché non avevo ancora ricevuto tutti gli atti ufficiali. Ora lo farò di certo e non mi limiterò a questo. Interessanti novità ci saranno già la prossima settimana”. Non meno duro l’Udc che in un nota aggiunge: “Nel consiglio comunale del 10 maggio si è consumato un atto politico paragonabile soltanto a quelli che avvenivano nella Prima Repubblica. Il sindaco Carmine Esposito privo di maggioranza è stato soccorso dai consiglieri Carmine Capuano e Giacomo Gammella per cui si è verificato il ribaltone da noi preannunciato con manifesto affisso il mese scorso”. Una decisione, quella di Capuano per la quale la sezione si dice “rammaricata” perché gli aveva “concesso piena fiducia nel 2010 sostenendo con lealtà e coerenza la sua candidatura a Sindaco, e incassando ben 1400 consensi, ritenendo che sia contro l’etica politica prendere una decisione del genere senza nemmeno contattare la dirigenza del partito che lo ha sostenuto incondizionatamente nell’ultima tornata elettorale. Tuttavia, la storia ci insegna che nessuna amministrazione trasversale dura nel tempo e che gli autori di ribaltoni sono sempre stati giudicati e puniti successivamente dagli elettori”. E poi le dichiarazioni rese da Esposito nell’ultima seduta con le quali “ha infangato i Consiglieri Giorgio De Filippo, Rossella Ciccarelli e Annarita De Simone, ai quali va tutta la nostra solidarietà”, aggiungono i dirigenti del partito, “Gli attacchi indecorosi al nostro consigliere De Filippo, da parte del Sindaco dimostrano ancora una volta la sua concezione padronale della politica per cui chi osa opporsi ai suoi voleri diventa un nemico da abbattere e da esporre al pubblico ludibrio”. E poi: “Provvederemo opportunamente a sottoporre all’attenzione degli organi preposti, Procuratore della Repubblica di Nola e Prefetto di Napoli, oltre agli eventuali reati afferenti l’onore e la dignità delle persona oggetto dell’inqualificabile aggressione. Il nostro consigliere si riserva ampia facoltà di querela, oltre a un procedimento sul piano civile per risarcimento dei danni lesivi dell’immagine e dell’onore della persona che dovessero emergere nell’istaurando processo penale”. La città merita attenzione, e la chiederà l’Udc al prefetto. “La conclusione che si può trarre da questo ultimo increscioso episodio è che il sindaco non ha più le capacità, se mai le ha avute, per guidare una città come Sant’Anastasia”, concludono, “Ha dimostrato di fronte anche al più piccolo dissenso di perdere completamente il controllo di se stesso abbandonandosi così a indecorose sceneggiate certamente non degne di un primo cittadino. Chiederemo al prefetto di attenzionare adeguatamente l’amministrazione comunale di Sant’Anastasia per il controllo rigoroso della legalità, e nel caso dovessero reiterarsi episodi di cotanta gravità, la Sezione ritiene che si possano ravvisare gli estremi per la richiesta della commissione d’accesso”.
foto Ciro Colombrino

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